Covid, zero casi in provincia di Varese. Tornano a svuotarsi le terapie intensive

MILANO – Ancora una volta zero nuovi casi Covid in provincia di Varese. Lo dice il report del contagio in Lombardia di oggi, 15 luglio, che mostra un raddoppio dei nuovi casi positivi (63 contro i 30 di ieri), ma a fronte di un numero di tamponi effettuati quasi doppio rispetto a ieri. Sono ormai pochissimi i nuovi contagi nel Varesotto: soltanto 14 negli ultimi 7 giorni, con una media di appena due casi al giorno.

Il riepilogo dei numeri

I nuovi casi positivi in tutta la Lombardia sono 63 (di cui 18 in provincia di Milano e 15 in provincia di Bergamo), di cui 11 a seguito di test sierologici e 12 “debolmente positivi”. Esiti emersi su un numero significativo di tamponi, 10.426, tanto che il rapporto in percentuale tra contagi e test rimane abbondantemente sotto l’1%, in linea con quello di ieri, quando si erano registrati 30 nuovi contagiati su 5.636 tamponi. Sostanzialmente stabile anche il dato dei decessi: 5 nelle ultime 24 ore, contro i 3 di ieri. Aumenta in modo considerevole il numero dei pazienti guariti e dimessi: più 475, con il totale che sfiora quota 71.000.

Le terapie intensive tornano a svuotarsi

Torna a scendere il numero dei pazienti ricoverati in terapia intensiva: nelle ultime 24 ore si sono liberati altri 4 letti di rianimazione, dopo i 3 di ieri, così che il totale si attesta a 23. Un altro “segno più” invece nel dato dei ricoverati negli altri reparti Covid, ma dopo due giorni caratterizzati da un aumento di 8 pazienti, oggi è solo uno il letto occupato in più rispetto a ieri. Il totale dei ricoverati non in terapia intensiva sale a 177: sommando i pazienti intubati si arriva esattamente a 200 letti Covid occupati in tutta la Lombardia.

Gallera: 85 borse per giovani medici

Nel frattempo l’assessore al welfare Giulio Gallera annuncia che Regione Lombardia «mette a disposizione 9 milioni e 762mila euro per la creazione di 85 contratti aggiuntivi di formazione destinati ai giovani medici che decidono di lavorare in Lombardia almeno tre anni dopo la specializzazione». Si tratta di una delibera approvata ieri, 14 luglio, in giunta regionale: «I nuovi contratti di formazione – spiega Gallera – si aggiungono alla quota lombarda delle borse di studio nazionali. Dal 2016 ad oggi abbiamo intrapreso un percorso di rafforzamento delle opportunità formative specialistiche, passando da 35 borse regionali alle attuali 85. Un numero importante, che riusciamo a finanziare per il secondo anno consecutivo, con l’obiettivo di colmare il gap che, da diversi anni, sta determinando una notevole difficoltà nel reperimento dei medici negli ospedali della Lombardia».

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