VIGGIÙ – Janis Dammer, l’influencer tedesco da un milione e mezzo di follower, che con i suoi amici ha devastato la statua del Butti a Villa Alceo mentre giravano un video per i social, è tornato in Germania. Ma nella piccola Viggiù ha lasciato un segno indelebile e una ferita difficile da riparare. Occorre anche aggiungere che le persone denunciate per la distruzione dell’opera d’arte dal valore di almeno 200 mila euro sono sei.
Caruso: “Pugno di ferro”
La notizia e il video che racconta come sono andate le cose, hanno fatto il giro dei social. E sulla questione, che purtroppo del resto non è un fatto isolato, è intervenuta anche l’assessore alla Cultura di Regione Lombardia Francesca Caruso per chiedere il “pugno di ferro” contro chi vandalizza e deturpa il patrimonio pubblico.
«Occorre fermezza e intransigenza verso gli idioti che distruggono o deturpano le opere d’arte – si legge nella note dell’assessore – Gli episodi di vandalismo si stanno moltiplicando. Bene ha fatto il Governo a muoversi nella direzione di inasprire le sanzioni. Questi atteggiamenti folli e delinquenziali non devono restare impuniti».
E ancora: «Chi danneggia il patrimonio artistico e culturale deve pagare un prezzo salato. Non devono esistere zone franche, non devono vincere gli incivili. In Lombardia, e in Italia in generale, abbiamo inestimabili tesori artistici da tutelare che non devono essere messi a rischio da azioni farneticanti come quella di Viggiù».
Lo sconcerto
«È sconcertante – sottolinea Caruso – l’assenza di senso civico di questi soggetti, che mi auguro paghino per il loro scempio. C’è un tema, evidentemente non solo italiano, che riguarda la necessità di rafforzare gli anticorpi culturali nella nostra società: bisogna affermare l’educazione civica, la cura e il rispetto del nostro patrimonio pubblico».