Depuratore fermo, Amici dell’Olona scrivono ai sindaci: «Evitate disastri»

legnano olona depuratori disastro

LEGNANO – «Chiediamo che i sindaci del territorio esigano di mitigare i danni e il ripristino della fauna e della flora del fiume». È l’SOS lanciato da Franco Brumana, anima dell’associazione Amici dell’Olona da lui fondata, in seguito al previsto inquinamento del fiume causato dalla chiusura, per 13 giorni, del depuratore di Canegrate per lavori, come annunciato dalla società che lo gestisce, CAP Holding. «Le conseguenze – avverte Brumana sulla pagina Facebook dell’associazione – saranno devastanti per il tratto di fiume a valle del depuratore perché tutti i reflui delle fognature di Castellanza, Legnano, San Vittore e Canegrate, un bacino di 151.800 abitanti, finiranno direttamente nel fiume. Se non sarà in piena, subirà un disastro». Brumana ha scritto ai sindaci di Canegrate, Parabiago, Nerviano, Pogliano e Rho per chiedere che si mobilitino «per esigere che Cap Holding faccia tutto ciò che potrà servire per limitare i danni e per una compensazione ambientale».

Brumana: «Aumentare la portata del fiume e compensare i danni»

Nella lettera ai sindaci, Brumana non si limita a paventare «gravi problemi ambientali» soprattutto in un periodo, come quello attuale, in cui il fiume è in magra, ma suggerisce anche alcune soluzioni, come «utilizzare la diga di Gurone per accumulare acque da immettere nel fiume durante lo scarico dei liquami, come ci è stato indicato da Legambiente», al fine di diluire gli scarichi; oppure «convogliare almeno una parte dei liquami attraverso le rogge al depuratore di Parabiago o utilizzare le acque del canale Villoresi per aumentare la portata dell’Olona». Basterebbe rinviare i lavori in un periodo di grande portata per limitare i danni. In ogni caso, sottolinea Brumana, «ci pare  doveroso che Cap Holding si assuma l’onere di opere compensative, quali ad esempio il ripristino della flora e della fauna del fiume e la installazione di una centrale di controllo automatico delle acque dell’Olona».

Venerdì incontro tra Cucchi (Parabiago) e i vertici di CAP Holding

L’appello degli ambientalisti è stato raccolto dal sindaco di Parabiago, Raffaele Cucchi, che venerdì 20 settembre incontrerà gli amministratori di CAP Holding negli uffici tecnici del Comune. È possibile che al vertice partecipino altri sindaci dei comuni affacciati lungo le rive dell’Olona e minacciati dal vederlo di nuovo ridursi a una fogna a cielo aperto, come avveniva anni addietro.

L’azienda: «Lavori a norma e per migliorare l’impianto»

La società sostiene che i lavori sono dovuti alle «attività di potenziamento del depuratore di Canegrate» . Si tratta di «adeguare alcune sezioni, per rendere i trattamenti più efficienti», il che comporterà «importanti vantaggi in termini ambientali»; inoltre «la nuova configurazione dell’impianto consentirà di controllare e stoccare le acque di pioggia, per intervenire sulla difficile situazione degli allagamenti che creano disagi in occasione di piogge intense». Per conseguire questi risultati, che comporteranno un investimento di 2.700.000 euro, è necessario fermare l’impianto da lunedì prossimo, 23 settemnre, fino al 6 ottobre. «Tutte le attività programmate – tiene a precisare CAP Holding – hanno ottenuto le autorizzazioni ambientali previste dalla normativa».

legnano olona depuratori disastro – malpensa24