MALPENSA – Cocaina, eroina, marijuana e hashish. Ma anche droghe sintetiche e il temibilissimo khat, diffusissimo tra gli strati più poveri della popolazione mondiale perché è venduta a prezzi di molto inferiori a ogni altra sostanza stupefacente esistente sul mercato. Nel 2018 la Guardia di Finanza di Malpensa ha sequestrato in aeroporto e alla Cargo city più di 500 chilogrammi di stupefacenti.
Cocaina ed eroina
E’ un record (negativo) storico per l’aeroporto che viaggia di pari passi con l’aumento del numero di passeggeri, nel 2018 mai così tanti in 70 anni di storia dello scalo varesino. Malpensa, per quanto riguarda l’ingresso degli stupefacenti in Europa, è sicuramente una delle porte più sensibili, oltre a essere sicuramente la più grande. Tramite gli ovulatori, entra soprattutto cocaina ed eroina. La prima – spiega a Il Giornale il tenente colonnello Luigi Pardi, comandante del Gruppo della Guardia di Finanza di Malpensa – viaggia sui voli provenienti dal Centro e Sudamerica, la seconda dal Pakistan e dal Sudest Asiatico. E poi c’è il Khat, il Fentanyl, l’eroina gialla e le droghe sintetiche, pericolosissime e devastanti per la salute umana, che attirano in particolari i giovanissimi sul web.
Droga nella marmellata e nel pesce
Hanno imparato a non stupirsi più di nulla i finanzieri in servizio a Malpensa. In anni di controlli e sequestri, hanno trovato quintali di droga nei luoghi più impensabili, facendosi una vera e propria cultura sull’ingegno dell’uomo messo a frutto per tentare di passare indenni i varchi doganali. Hanno scovato cocaina nella marmellata, nelle patate, addirittura infilata nel pesce. Hanno smascherato nascondigli incredibili: doppifondi, protesi, selle di cavallo, statuine di terracotta, persino tele di quadri inzuppati di bamba allo stato liquido. Una delle più assurde? Un pannolone alla cocaina. A indossarlo un cinquantenne italiano arrivato dalla Repubblica Dominicana come fosse un normale turista.