Elezioni provinciali, Magrini esce allo scoperto: è il primo candidato presidente

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VARESE – «Il nostro candidato alla presidenza della Provincia è Marco Magrini. Ed è una candidatura civica». Bisogna arrivare alle ultime tre righe per vedere il sipario alzato sulla prima candidatura ufficiale per la poltrona numero uno a Villa Recalcati. Ultime righe di una lettera, firmata in primis da Nicola Tardugno, sindaco di Caravate e Davide Tamborini, sindaco di Mornago ed ex consigliere provinciale, in cui si calca e ricalca sul principio civico della candidatura. E infatti, anche gli altri nomi a sostegno del sindaco di Masciago Primo, sono di sindaci o consiglieri eletti in liste non di partito.

Niente candidato unico

La discesa in campo di Magrini, che con questa lettere rompe di fatto gli indugi, manda anche a monte l’ipotesi a lungo accarezzata di trovare un candidato unico. Il sindaco di Masciago Primo, infatti, muove in tal modo chi fino a questo punto è rimasto a guardare per capire l’evolversi della situazione. Ora bisogna comprendere alcune cose. Primo: oltre al gruppo di sindaci e amministratori civici, chi sosterrà la candidatura di Magrini? Il Pd? Gli amministratori del Terzo polo? Ma anche chi sosterrà Magrini nel segreto (ma mica tanto) dell’urna: un pezzo di Lega, quella in rotta con la linea di comando e altri pezzi di centrodestra in “libera uscita”? Secondo: chi sarà lo sfidante? L’altro civico a lungo rimasto in ballo Marco Colombo, sindaco di Daverio, si è sfilato definitivamente? O il candidato alternativo a Magrini sarà un uomo di partito? L’ipotesi Antonelli sembra ormai fredda: troppo rischiosa la partita per il sindaco di Busto e presidente in carica. Salgono le quotazioni di Pietro Zappamiglio, sindaco di Gorla Maggiore ed esponente di Forza Italia, anche nel rispetto del patto elettorale sancito dal centrodestra provinciale prima delle amministrative del 2021. In ogni caso, a oggi, si profila una corsa a due.

I capofila e i sostenitori

Tardugno e Tamborini sono i primi firmatari della candidatura di Marco Magrini a presidente della provincia. Ma non gli unici. Hanno sottoscritto la proposta anche: Giuseppina Lanza consigliere Provinciale e consigliere Comunale di Busto Arsizio; Angelo Filippini, sindaco Cugliate Fabiasco; Marco Galbiati, sindaco di Castello Cabiaglio; Roberto Piccinelli, sindaco di Brinzio; Cesare Moia, sindaco di Orino; Domenico Rigazzi, sindaco di Cremenaga; Enzo Benedusi, sindaco di Cuvio; Marco Riganti, consigliere comunale di di Solbiate Arno (ex consigliere provinciale); Franco Compagnoni, consigliere Comune di Luino, Roberto Puricelli, consigliere comunale Varese; Gigi Farioli e Gian Luca Castiglioni consiglieri del Comune di Busto Arsizio; Pierluigi Gilli, presidente Consiglio Comunale di Saronno, Ermes Colombaroli, sindaco di Porto Valtravaglia; Serena Barea, sindaco di Cassano Valcuvia; Melissa De Santis, sindaco di Ispra; Omar Algisi,consigliere Comune Cugliate Fabiasco.

La lettera della candidatura

La Provincia, che qualche anno fa fu erroneamente considerata alla stregua di un “ente inutile”, ha nel tempo dimostrato il contrario, ovvero di essere indispensabile ed insostituibile per un proficuo rapporto tra Comuni e esigenze del territorio. L’attuale legge che differenzia la scadenza del presidente rispetto a quella del consiglio e le evidenti conseguenze disfunzionali (politiche ed amministrative), hanno sicuramente creato un largo convincimento sulla necessità di una cambio di regolamentazione, che ha dato luogo a proposte di legge attualmente all’attenzione del Parlamento.

Nel prossimo mese di gennaio noi saremo chiamati all’elezione del presidente della nostra Provincia. A questo possiamo aggiungere che la prossima elezione del presidente provinciale avviene in un momento molto particolare, inserendosi a stretto giro di settimane fra due consultazioni, politiche e regionali, che con la loro importantissima impronta partitica rischiano di affievolire la connotazione amministrativa e territoriale, quale è quella provinciale.

Di fronte a queste considerazioni, e con tutto il rispetto per le insostituibili funzioni dei partiti attualmente impegnati in una fase giustamente competitiva e molto critica per il Paese, e interpretando con il nostro spirito civico la situazione, abbiamo ritenuto di dover esprimere una nostra proposta nata dopo quel confronto del 16 novembre scorso al circolo di Bizzozzero a Varese, unitamente a diversi amministratori locali.

Chiariamo che per spirito civico, intendiamo la prioritaria attenzione, nascente dalla conoscenza, ai problemi specifici del Territorio, con rispetto ma equidistanza dalle problematiche partitiche ed una collocazione moderata nell’arco costituzionale, con spirito di ascolto, di collaborazione e di condivisione con tutti gli amministratori locali e attualmente rappresentati nel consiglio provinciale, al fine di costituire il collante per dare risposta alle esigenze dei diversi territori della Provincia, senza escludere le comunità medio-piccole, che rappresentano l’85% dei Comuni.

Abbiamo ascoltato molti sindaci ed amministratori comunali ed abbiamo tratto la convinzione che le nostre riflessioni abbiano ottenuto un largo consenso sull’ipotesi di una candidatura civica. Una candidatura che abbia dimostrato nel tempo conoscenza delle problematiche provinciali, esperienza nell’interpretazione delle relative tematiche, capacità di equidistanza ma altresì di dialogo, sintesi e collaborazione con le varie esigenze, fattività e concretezza nei ruoli apicali comunali e provinciali assunti.

Alla luce di tale percorso, avendo verificata la completa adeguatezza alle caratteristiche richieste, i coordinatori dell’incontro di quell’assemblea, Nicola Tardugno e Davide Tamborini, comunicano che, come candidatura civica, si proponga la figura di Marco Magrini, attuale consigliere provinciale eletto in una lista civica, quale candidato presidente della Provincia.