Opera Domani, “L’elisir d’amore” esperienza incantatrice per 1500 ragazzi

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BUSTO ARSIZIO – “L’elisir d’amore”: opera riuscita. Nella mattina di oggi, venerdì primo marzo, millecinquecento bambini da tredici istituti di Busto Arsizio e fuori città, si sono radunati a turno al Teatro Sociale per assistere, e prendere parte con il canto, al celebre melodramma di Gaetano Donizetti. All’iniziativa di Opera Domani, progetto di AsLiCo (Associazione Lirica e Concertistica italiana) che intende avvicinare gli alunni all’opera lirica, erano presenti il sindaco Emanuele Antonelli, nonché Emanuela Maffioli e Gigi Farioli, assessori rispettivamente alla Cultura e all’Educazione.

Lo spettacolo

Come recitano nelle note di regia di Manuel Renga e Aurelio Colombo, l’opera «si svolge negli Anni Trenta del secolo scorso, nella fabbrica di sciroppo per la tosse Elisir. Un luogo grigio e triste, dove il prodotto, di per sé odiato dai bambini, è cattivo e amarissimo. La fabbrica è un luogo dove mancano la dolcezza e la felicità perché nessuno ha il coraggio di provare a cambiare la ricetta, nessuno ha il coraggio di osare». Sono stati i lavoratori notturni della fabbrica, e i bambini e ragazzi di Opera Domani, a osare e a migliorare la ricetta, portando in teatro gli ingredienti segreti contro le amarezze della vita e salvando le sorti della fabbrica. Ogni scuola è stata infatti coinvolta nella creazione autonoma di propri elisir con relative ricette, poi esposte a teatro e, nel primo caso, finiti nell’alambicco gigante sul palco. Lo spettacolo, diviso in tre turni da cinquecento elementi, è anche un progetto rivoluzionario, che ha fatto della qualità il suo punto di forza: si avvale infatti della collaborazione di professionisti tra orchestra, attori e cantanti. Nell’ultimo caso si sono esibiti addirittura tre cast diversi, per ognuna delle messe in scena.

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Un lungo lavoro iniziato a settembre

«Opera Domani, partito come progetto regionale, si è esteso a tutto il territorio nazionale fino a oltrepassarne i confini, con iniziative in Francia e Oman. Portarlo a Busto Arsizio era la seconda novità, dopo la fiber art, che intendevo introdurre in concomitanza con il mio ingresso in assessorato. La lirica è un genere che a Busto si è un po’ perso, l’auspicio è che possa far sorgere una passione nei bambini di oggi, che possano diventare il pubblico di domani», ha commentato Maffioli. E ha aggiunto: «Lo scopo è fornire ulteriori strumenti di crescita e arricchimento personale. E anche di stimolo alla creatività, per adulti migliori lontano dal degrado mentale, che poi porta anche a quello fisico. Può diventare una scintilla che accende una passione non solo da fruire, ma anche da praticare. Con il sindaco Antonelli siamo andati dietro le quinte e uno degli attori ci ha rivelato che aveva conosciuto quel mondo proprio grazie a Opera Domani».
In questa edizione numero zero sono arrivati al “Delia Cajelli” millecinquecento bambini da tredici istituti comprensivi tra elementari e medie, di cui nove da Busto Arsizio e gli altri da fuori. «Oggi è stata la tappa conclusiva di un percorso iniziato a settembre, ma i benefici di questo progetto stanno proprio in quanto è stato fatto fino a oggi, perché gli studenti hanno lavorato su libretti adattati a loro, così come gli insegnanti, con specifico materiale didattico. Questo contribuirà alla formazione del loro bagaglio personale, che non solo verrà dalla messa in scena dello spettacolo ma soprattutto dal lungo lavoro compiuto. I bambini si sono dimostrati entusiasti, e così anche gli insegnanti, che hanno già chiesto un’ulteriore edizione».

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