CARDANO AL CAMPO – «Riuscire ad intervenire in aiuto dei concittadini del commercio, industria, artigianato e quant’altri avranno bisogno è un dovere che sentiamo crescente con la percorrenza delle fasi 2 e 3 del tempo di contrasto alla pandemia di covid-19». A dirlo è il sindaco di Cardano al Campo, Maurizio Colombo, annunciando il Piano d’azione della giunta per sostenere la ripresa economica in città dopo il lockdown.
Aiuti alle imprese
L’amministrazione comunale, assicura Colombo, si sta muovendo per cercare ogni forma possibile di sostegno economico alle realtà produttive di Cardano al Campo per aiutarli nella difficile fase della ripartenza. «Da qualche settimana insieme alla Giunta nella sua interezza e in particolare con l’assessore al Bilancio Valter Tomasini si sta cercando, tra i vari capitoli di bilancio, le risorse necessarie per interventi mirati alle necessità dei cittadini che con il loro operato hanno contribuito sino ad oggi a tenere viva la realtà produttiva della città. Registro con piacere dalle comunicazioni che mi arrivano ogni giorno nella posta che anche i membri della minoranza oltre che la maggioranza sono concordi e attendono di poter deliberare unanimemente sugli aiuti che si potranno offrire. Assicuro da subito l’impegno a mettere in campo tutto il possibile per attuare quello che l’emergenza del momento richiede».
La riduzione della Tari
Il primo cittadino annuncia che è in fase di avanzata valutazione la riduzione della Tari, dell’imposta sulla pubblicità e sull’occupazione del suolo pubblico. «Sto organizzando di persona, accompagnato dall’assessore al Commercio ed Attività Produttive Meri Suriano, la visita ai negozi di somministrazione di alimenti e bevande per poter valutare con loro, direttamente sul posto, la possibilità di individuare spazi esterni provvisori che permettano di poter far vivere i loro esercizi secondo le nuove regole di sicurezza, oltre allo studio delle possibili forme di intervento al sostegno del canone di affitto, qualora lo Stato non dovesse intervenire in modo concreto a mitigare le enormi difficoltà che i 2 mesi di obbligato lockdown hanno provocato».
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