Ferioli (Busto al centro): «Far ripartire l’edilizia e rigenerare le zone degradate»

BUSTO ARSIZIO – Una mozione studiata e costruita ad hoc per il comparto edile, uno dei primi e tra i più importanti settori pronto a ripartire. «E che – spiega l’esponente di Busto al centro Massimo Ferioli – mette sul tavolo anche una serie di idee e suggerimenti concreti che l’amministrazione potrebbe adottare a vantaggio delle aziende edili del territorio».

Trasformare la difficoltà in opportunità per Busto

Il concetto cardine del documento preparato dai civici del gruppo di minoranza è di prendere atto in maniera consapevole delle difficoltà e di trovare un grimaldello che possa ribaltare l’approccio e far diventare la situazione anche busto massimo ferioliun’opportunità: di ripresa del lavoro, dell’economia che ruota attorno al comparto edilizio, di valorizzazione di alcune zone di Busto sino a oggi trascurate. «In considerazione della salvaguardia degli equilibri di bilancio – spiega Ferioli – crediamo si possano mettere a punto alcuni meccanismi utili in questa complicata fase di ripartenza dei cantieri. Siamo partiti dalla volontà, crediamo condivisa, di agevolare gli imprenditori che vogliono investire sul nostro territorio. Diciamolo subito: siamo contrari a misure che possano facilitare l’edificazione di nuovi centri commerciali o supermercati, ma anche quel tipo di edilizia poco attenta all’intero contesto urbanistico. Insomma crediamo che a fronte di un sostegno alle imprese edili, ci debba essere un ritorno per tutta la città, magari stimolando o incentivando cantieri proprio in zone di Busto oggi poco valorizzate o degradate».

Le 4 linee direttrice

Sono 4 le direttrici per i nuovi procedimenti che, secondo Busto al centro, sindaco e giunta dovrebbero tenere in considerazione nell’elaborare il pacchetto coordinato di tempestivi interventi per favorire la ripresa delle attività da parte delle aziende edili locali.

  • Agevolazione sugli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria e standard con un applicazione di significative riduzioni sugli stessi modulate con progressiva diminuzione nel corso di un biennio con ritorno a regime nel 2022. Questa riduzione dovrà essere applicata in modo orizzontale, per tutte le tipologie, dalla residenza al produttivo, e in tutto il territorio comunale, anche al di fuori del territorio urbanizzato fatta eccezione per le attività commerciali al dettaglio di medie e grandi strutture di vendita
  • Una riduzione del costo di costruzione utilizzando come punto di riferimento i valori Omi, utilizzati per l’applicazione della diminuzione del costo unitario e la sua modulazione all’interno del territorio, rendendo più attraente l’intervento nei contesti depressi in cui si avranno valori più bassi.
  • L’azzeramento dei costi di occupazione del suolo pubblico necessario alla corretta messa in esercizio del cantiere che, per motivi di sicurezza legati alla attuale situazione emergenziale, presumibilmente subirà delle estensioni.
  • Il mantenimento della tariffa esistente per le pratiche non onerose applicandole anche a quelle onerose fino al 2022, portando ad una sostanziale riduzione delle stesse.
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