BUSTO ARSIZIO – Nella quarta giornata del campionato di seria A2 (Girone Ovest), la Futura Volley Giovani Busto Arsizio si appresta a ricevere la vista della Exacer Montale (si gioca al Pala San Luigi domenica 11 ottobre alle ore 17). Ma tra le fila emiliane i riflettori sono tutti per un’autentica leggenda del volley rosa: l’eterna Tai Aguero, la special guest del weekend sportivo targato Busto Arsizio.
Aspettando la leggenda Tai
Tai Aguero, appunto. Da sola la giocatrice italo cubana, attesa per il fine settimane alla palestra di Sacconago, è un motivo per pagare il biglietto. La leggenda del volley rosa (citiamo solo i 2 ori olimpici da protagonista assoluta, di un palmares pazzesco) a 43 anni e due figli è ancora in campo, anche dopo il grave infortunio di febbraio che avrebbe fatto appendere le ginocchiere al chiodo a qualsiasi altra sportiva al mondo. Ma non a Tai… Nelle rotazioni di coach Tamburello la cubana naturalizzata Taismary Agüero Leiva, proprio per i postumi della rottura del tendine d’achille, ha trovato poco spazio. E i risultati delle emiliane ne hanno risentito: in tre partite, difatti, Montale è ancora ferma al palo in classifica e ha vinto solo due set.
Qui Futura
Inutile nascondere che la partenza della squadra di coach Lucchini sia stata al di sotto delle aspettative. Alla luce della campagna rafforzamenti estiva, la compagine biancorossa sembrava destinata a dover fare da subito la voce grossa in campionato. E invece Zingaro e compagne in tre giornate hanno racimolato solo tre punti su nove disponibili, con la sola vittoria al tie break con il Club Italia. Non c’è tempo insomma da perdere in casa biancorossa per rimettersi in dima: e la doppia sfida casalinga – dopo Montale sarà la volta di Marsala – deve essere vista come la giusta occasione.
Cosa va e cosa non va
La nota lieta di questo avvio non certo esaltante, sul fronte Futura, è assolutamente Federica Carletti: tanta sostanza, tanta applicazione e tanti punti nelle mani. Ma in casa bustocca deve assolutamente crescere il gioco al centro di sicuro: con un tridente come quello a disposizione di coach Lucchini i muri sono ancora troppo pochi. Lathampoi deve prendersi più ribalta e più responsabilità: la sua crescita, come l’anno passato, coinciderà con quella di tutta la squadra.