Galimberti sul programma “allarga” il campo. Sulle commissioni minoranza spaccata

VARESE – Galimberti presenta le linee programmatiche e “allarga” il campo alle minoranze, ma anche alle forze politiche che hanno partecipato alla sfida elettorale, ma non sono rappresentate in consiglio. «Abbiamo davanti una sfida grandissima  – ha detto il sindaco in consiglio – e per non perdere le tante occasioni che il Pnrr ci metterà a disposizione abbiamo bisogno della massima collaborazione e condivisione. Solo così riusciremo a cambiare davvero la città». Un’apertura. Alla quale una parte dell’opposizione (politicamente) risponde con la sulle commissioni proposte e approvate con il voto a favore del Polo delle libertà (Forza Italia, Noi con l’Italia e Popolo della famiglia) e (a sorpresa) di Varese Ideale. Astenuti la Lega e Fratelli d’Italia. Insomma, centrodestra spaccato.

Le linee programmatiche

E’ toccato al sindaco presentare le linee programmatiche che caratterizzeranno l’amministrazione nei prossimi cinque anni. E Galimberti l’ha fatto con un intervento caratterizzato, in più passaggi, da aperture a tutte le forze politiche. Disponibilità al dialogo rafforzato dal passaggio in cui il primo cittadino ha spiegato la creazione di un capitolo «dedicato agli spunti, alle idee e alle proposte che hanno caratterizzato la campagna elettorale di forze politiche non rappresentate in consiglio, ma che abbiamo colto e condiviso dopo gli incontri post elezioni con i vari rappresentanti».

Galimberti è tornato più volte sulla volontà di dialogo e della più ampia condivisione. Elencando anche tutta una serie di tematiche e questione strategiche.  «Ho cercato di costruire un documento che tenesse conto del dibattito e delle proposte che hanno caratterizzato la campagna elettorale – ha proseguito il sindaco – C’è una parte del documento che declina il programma elettorale della coalizione che ha vinto le elezioni, ma sono presenti anche una serie di spunti, condivisi, anche da altri gruppi politici che non appartengono a questo maggioranza, ma con i quali mi sono (e ci siamo) confrontati nei giorni successivi alle elezioni. Le sfide che ci attendono sono epocali – ha detto il sindaco – e serve l’aiuto di tutti».

I temi “degli altri” condivisi

Il sindaco ha così espresso la volontà di integrare l’operato dell’amministrazione con alcuni punti presenti nei programmi degli altri schieramenti. Come ad esempio il punto sulla rigenerazione di tutti gli impianti sportivi presente in uno dei programmi o come la valorizzazione dei parchi, altro obiettivo preso da un altro documento presentato alle scorse elezioni.

«Nel momento storico che stiamo vivendo, con opportunità uniche di sviluppo per il nostro territorio – ha spiegato il sindaco Galimberti – il Consiglio comunale di Varese ha l’occasione di dare il via a un’esperienza amministrativa differente, all’insegna della collaborazione, per far dialogare le diverse anime che compongono l’assemblea. Un cambiamento di approccio, per un nuovo stile politico, in grado di essere d’esempio per la città, oltre che per contesti territoriali più ampi. Per far sì che il confronto, la collaborazione e il dialogo possano trovare spazio nella costruzione del futuro della nostra città, è importante che questa apertura prenda le mosse proprio dal Consiglio comunale, con l’obiettivo di cogliere il reale peso che le singole idee e proposte portano con sé, andando oltre gli schieramenti precostituiti. In questo senso anche le linee programmatiche che guideranno la città per i prossimi anni devono poter partire dalla collaborazione, aprendo ai contributi più significativi, considerati per il loro valore per la comunità».

Le 12 commissioni

La vera sorpresa però arriva sulla votazione delle commissioni, quando la minoranza (tutta di centrodestra) si spacca, con l’astensione di Lega e Fratelli d’Italia e il voto a favore dell’ala moderata.

Commissione 1: Affari Generali, Affari Legali, Servizi Civici, Gestione Personale, Rapporti con i Quartieri, Rapporti con l’Università, Digitalizzazione, Partecipazioni

Commissione 2: Bilancio e Programmazione Economica, Politiche Fiscali, Amministrazione e gestione del Patrimonio

Commissione 3: Lavori Pubblici, Difesa del suolo e Manutenzione del Patrimonio comunale, Impianti e Reti

Commissione 4: P.G.T., Mobilità e Urbanistica, Rigenerazione Urbana

Commissione 5: Cultura, Valorizzazione Patrimonio culturale e Siti Unesco

Commissione 6: Servizi Educativi

Commissione 7: Servizi Sociali, Politiche Abitative e del Lavoro, Pari Opportunità

Commissione 8: Polizia Locale, Sicurezza e Protezione Civile

Commissione 9: Tutela Ambientale, Economia Circolare, Verde Urbano, Agricoltura, Decoro Urbano

Commissione 10: Attività Produttive, Sviluppo Economico e Semplificazione

Commissione 11: Rapporti con Regione, Provincia e Comuni limitrofi, Confederazione Elvetica, Area vasta, Turismo, Grandi Eventi e Promozione Territoriale

Commissione 12: Politiche giovanili, Sport, Benessere, Invecchiamento attivo

Condivisione solo a parole

Critica la leghista Barbara Bison: «Disappunto per l’atteggiamento di chiusura sul tema delle commissioni consiliari. Disappunto per quanto sottolineato da Giacomo Fisco il quale ha detto che “a decidere è la maggioranza”. Un atteggiamento di chiusura che si scontra con la nostra disponibilità al dialogo. Avevamo proposto 14 commissioni senza avere riscontro. Insomma, ci sembra che il coinvolgimento, l’inclusione e il dialogo in questo inizio di amministrazione siano solo parole. Ed è per questo che ci abbiamo deciso per l’astensione». Astensione condivisa anche da Fratelli d’Italia. Sulle 12 commissioni individuate la maggioranza incassa anche il voto favorevole del Polo delle libertà (Forza Italia, Nci e Popolo della famiglia) e di Varese Ideale.