Bianchi (Lega): «Sui progetti ci siamo. Ma restiamo alternativi a Galimberti»

Varese Matteo Bianchi

VARESE – «Il mio ruolo di deputato del territorio e di consigliere non verranno mai meno sui progetti di interesse della città e dei varesini. Ed è per questo che ho partecipato alla riunione sul rilancio del Sacro Monte. Detto questo però, io e la Lega restiamo un’alternativa politica al sindaco Galimberti e al centrosinistra. E auspico che sia così anche per tutti gli altri partiti del centrodestra». Con eleganza, Matteo Bianchi risistema le carte politiche sul tavolo del centrodestra scompigliate, ancora una volta, dall’uscita del sindaco Galimberti. E tra le righe, il leghista, non perde l’occasione per mettere in guardia, senza mai citarla, Forza Italia.

Sul Sacro Monte e sull’intenzione di partecipare ai bandi governativi per portare risorse e rilanciare il borgo sotto il profilo turistico, culturale e dell’attrattività, il sindaco Davide Galimberti aveva dichiarato nell’intervista (che qui riportiamo) di «voler al proprio fianco» anche il consigliere e deputato leghista Matteo Bianchi.

A fianco dei cittadini, non di Galimberti

«Le uniche persone che ho a fianco sono i cittadini – ha sottolineato Bianchi prendendo le distanze politiche da Galimberti – La maggioranza ha responsabilità di governo e noi di alternativa. detto questo, la mia personale disponibilità sui progetti non mancherà mai, in virtù anche del mio ruolo di deputato che, per serietà, viene esercitato anche nella città di Varese a prescindere dal colore politico della giunta». In altre parole la precisazione di Bianchi ha lo scopo di chiarire (più che altro a qualche suo alleato, par di capire, ndr), che «un conto sono progetti e altro è la tattica politica. Galimberti “gioca” a confonderle e a sovrapporle».

“Zona” contro “uomo”

La partita politica che si sta giocando a Palazzo Estense è ormai evidente. Da un lato c’è un sindaco che, ha fiutato la debolezza (amplificata dalla sconfitta) del centrodestra e non perde occasione di girare il coltello nella piaga e mettere sale sulle ferite non ancora cicatrizzate dalle coalizione. L’obiettivo è altrettanto chiaro: giocare di sponda con l’ala più moderata per mettere nell’angolo più che Fratelli d’Italia, la Lega. Dall’altro c’è il leghista Bianchi, che (come in campagna elettorale) sta lavorando per tenere insieme una coalizione che, al centro, slitta e di tanto in tanto perde grip con il resto del centrodestra.

Una partita a scacchi che a quanto pare non si è consumata del tutto con il ballottaggio di ottobre. E se invece fosse calcio, si potrebbe parlare di un Galimberti che gioca “a zona” (ma non sempre nella sua “zona” politica) e di un Bianchi che fa di necessità virtù e risponde per ora con una difesa a uomo.