GALLARATE – Sono state raccolte oltre 33 tonnellate di alimentari: più del 3% rispetto allo scorso anno. Questo il dato finale dell’iniziativa portata avanti lo scorso sabato – 18 novembre – dai volontari del Banco per la Famiglia. Che in oltre 40 supermercati di Gallarate e dei paesi limitrofi ha rilanciato il progetto della colletta promossa in tutta Italia dal Banco Alimentare.
I numeri
Tra Gallarate, Albizzate, Arsago, Besnate, Cairate, Cardano, Cassano, Cavaria, Jerago, Oggiona e Somma sono state raccolte, appunto, oltre 33 tonnellate di alimenti a lunga conservazione Che garantiranno un supporto concreto all’operato dei banchi di solidarietà e alle associazioni affiliate al Banco Alimentare per i prossimi mesi. «Abbiamo riscontrato – si legge in una nota diffusa dal presidente dell’associazione, Antonio Bonicalzi – un aumento di circa il 3% rispetto all’anno scorso, un segnale forte di come la colletta sia un gesto tanto semplice quanto potente e fondamentale». Solo come Banco per la Famiglia Madre Teresa di Calcutta Odv, infatti, «approvvigioniamo circa il 60% del fabbisogno grazie alla rete del Banco Alimentare: ci permette di assistere 150 famiglie del territorio, oltre 500 persone, garantendo l’equivalente di un pasto quotidiano per 30 giorni al mese».
I ringraziamenti
«Ho il piacere e il dovere di ringraziare gli oltre 800 volontari che gratuitamente hanno offerto il loro tempo», prosegue il presidente. «Alternandosi tra i supermercati per garantire la copertura dei turni tra la promozione del gesto ai clienti, le attività di registrazione, la preparazione degli scatoloni (in totale 2883), il trasporto ed il magazzino». Il ringraziamento va poi alle scuole, «che hanno partecipato proponendo la caritativa ai propri studenti, un passaggio educativo importantissimo; oltre alle associazioni che hanno supportato e permesso il tutto». Ma anche i supermercati che «permettono e a loro volta supportano la colletta ed il Banco per la Famiglia durante l’anno. Sono tutte testimonianze forti del bene, che a volte fatichiamo a riconoscere, che ci circonda e che dobbiamo coltivare».