Gallarate, +70mila euro per il bonus libri scolastici. Ma non c’è intesa con CèV

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GALLARATE – La giunta di Andrea Cassani ha approvato oggi 13 maggio “A tutto Gas”, la manovra da 3,7 milioni di euro tra contributi economici e taglio delle tasse e delle rette per aiutare imprese e famiglie di Gallarate nella fase di rilancio dopo il lockdown. Diventerà operativa dopo il voto in consiglio comunale, atteso entro la fine del mese. Nel piano deliberato dall’esecutivo l’unica differenza di rilievo rispetto alla bozza passata al vaglio della Commissione Bilancio è un ulteriore stanziamento di 70mila euro per aiutare i genitori nell’acquisto dei libri di testo. La maggioranza ha in parte accolto le richieste avanzate dal capogruppo di Città è Vita Sebastiano Nicosia durante il doppio confronto in videoconferenza con le opposizioni.

Un diritto di tutti

“A tutto gas”, nella sua bozza iniziale, prevedeva un contributo – pari a 100mila euro complessivi – per l’acquisto dei libri di testo per le scuole secondarie inferiori. Dopo il doppio passaggio in Commissione è stato aumentato di altri 70mila euro. Partendo dal principio  che viene considerato lo studio come un diritto di tutti, potrà ricevere il bonus anche chi frequenta le scuole paritarie, nonché gli studenti gallaratesi iscritti alle prime due classi delle scuole superiori di Gallarate. E’previsto un contributo da 110 euro per i ragazzi di prima media e superiore, 55 euro per la seconda e terza media e per la seconda superiore. La differenza d’importo è spiegata dal fatto che all’inizio di un nuovo ciclo scolastico oltre ai libri bisogna comprare anche i dizionari, che incidono notevolmente sulla spesa complessiva.

Contributo a pioggia

L’ulteriore incremento dello stanziamento e l’ampliamento della platea di beneficiari – preannunciati già lo scorso lunedì in commissione dal sindaco Andrea Cassani – continuano però a non soddisfare Nicosia. «Non può essere un contributo a pioggia: che senso ha aiutare chi non ha avuto alcun danno dall’emergenza Covid?», ha detto il capogruppo di CèV durante il suo intervento. «Dare poco a tutti è come non dare niente a nessuno: 50 euro è il costo di un libro e mezzo, ma sono almeno 9 le materie di studio. La nostra proposta è alzare i contributi a 200 e 150 euro, ma non per tutti». Non è escluso a questo punto che la controproposta della lista civica d’opposizione possa trasformarsi in un emendamento da portare in consiglio comunale con l’obiettivo di far cambiare idea alla maggioranza. Il sindaco aveva motivato la scelta adottata dal centrodestra come l’esatta replica di quanto già avviene per le scuole elementari, dove il contributo pubblico per i libri di testo è per tutti senza distinzioni: «E’stato adottato lo stesso criterio».

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