SAMARATE – Il calcio alla schiena al rapinatore e l’inseguimento per non farselo scappare. La rapina di questa mattina, 13 maggio, alla Farmacia Mosca di via Vittorio Veneto a Samarate è tutta racchiusa nei fotogrammi delle telecamere di videosorveglianza. Ma anche nel ricordo di un’esperienza che avrebbe volentieri fatto a meno di vivere Erica Mosca, la titolare dell’esercizio che si è guadagnata elogi (compresi quelli del sindaco Enrico Puricelli) e rispetto sui social per il sangue freddo con cui ha sfidato il rapinatore in mascherina. Lo stesso avuto dal collega di Sant’Antonino Ticino a Lonate Pozzolo che pochi minuti prima era riuscito a scacciare lo stesso bandito. «È stato tutto rapidissimo – racconta – all’inizio ti prende il senso di impotenza, poi viene la voglia di reagire. L’inseguimento? So che forse non si doveva fare, ma è stato un gesto che fa parte del mio carattere e della mia indole. Anche un mese e mezzo fa ho bloccato con una stampella un signore che aveva provato a rubare un profumo mettendoselo in tasca».
Il nuovo video
Nel video delle telecamere interne si vede il rapinatore intrufolarsi quasi indisturbato nella zona dietro al bancone, dove non dovrebbe entrare nessuno eccetto le farmaciste, e puntare dritto ai registratori di cassa. «Eravamo sette donne dentro la farmacia ed eravamo tutte impegnate a fare qualcosa, così è arrivato dietro al bancone – rivela Erica Mosca – staremo più attente e aumenteremo le difese dopo questo episodio. Sperando che non capiti più». Di certo è stata una rapina anomala, visto l’orario, le 9 e 20 del mattino. Le farmaciste, vedendo il taglierino in mano al malvivente, si allontanano subito, e l’uomo porta via i 500 euro circa in contanti che erano in cassa. Prima di azionare l’allarme, la titolare della farmacia tira un calcio alto (in perfetto stile “big boot” del wrestling, una delle mosse preferite del mito Hulk Hogan) al rapinatore, che a quel punto capisce che è meglio svignarsela, inseguito dalla farmacista. Un gesto d’istinto.
Accertamenti in corso
Al di là dell’episodio, già di per sé anomalo per una Farmacia che si trova in pieno centro e a due passi dal comando di Polizia locale, cresce la preoccupazione per una possibile escalation in conseguenza della crisi economica che si sta venendo a creare: «La mia paura è che questi atti di microcriminalità possano aumentare, vista la situazione di difficoltà economica generale per il Covid – ammette Erica Mosca – il primo pensiero che ho avuto è stato chiedermi: e se fosse un papà disperato che è rimasto senza soldi?». Probabilmente questo non è il caso: al vaglio dei Carabinieri di Busto Arsizio, che stanno compiendo accertamenti su alcune persone portate in caserma, ci sarebbe anche la posizione di un uomo con vari precedenti.