Gallarate, i genitori li osteggiano ma loro sono amanti: scatta lo stalking. Però è una bufala

stalking ex scuola gallarate

GALLARATE – Lui e lei si piacciono. Hanno una storia. C’ è soltanto un problema: lui ai genitori di lei proprio non va. Stiamo parlando di 49enni non di minori. E scatta la denuncia per stalking. Doppia. Ma è una denuncia fasulla. Almeno per l’accusa che ha chiesto l’assoluzione. E anche per la difesa rappresentata dall’avvocato Giovanni Pignataro.

Nessuno stalking

La storia è bizzarra se davvero lei, alla soglia dei 50 anni, denuncia lui per stalking per poterlo vedere accampando una scusa con i genitori. È lui che la perseguiterebbe. La messaggia, le chiede appuntamenti. Il 17 ottobre lui viene addirittura arrestato perchè viola il divieto di avvicinarsi all’oggetto del suo desiderio. Finisce in carcere.

Chi perseguita chi?

Lei è di Gallarate, lui di Sumirago. C’è però un perchè: lei chiede al presunto stalker degli appuntamenti. Lo vuole vedere. Lui mangia la foglia. I messaggi, a migliaia, piccanti, li conserva. Registra gli incontri. Dimostra insomma che lo stalking non c’è . Non è lui che perseguita l’amata, semplicemente i due non smettono mai di frequentarsi. Si amano, si vogliono, ma c’è il problema dei genitori. Ci sono due processi.

Oggi, venerdì 26 maggio, per lo stalking il pm ha chiesto l’assoluzione, nonostante le 5 ore di deposizione della vittima, che ha attribuito i messaggi, a migliaia con i quali lei chiedeva di vederlo, pur dopo le due denunce, una manipolazione da parte dell’imputato che avrebbe in modi misteriosi manipolato il suo cellulare in modo da farla sembrare colpevole. Il Pm ha chiesto l’assoluzione per l’accusa di stalking. Se stalking fu, fu reciproco. E l’assoluzione è arrivata. Tra l’altro fatti simili danneggiano le vere denunce per stalking. Condannato ll 49 enne per essersi avvicinato all’oggetto del suo desiderio nonostante il divieto. Condanna per altro già scontata in sede di custodia cautelare.