Giunta al buio, ma il Comune impegna 110 mila euro per le luminarie natalizie

busto farioli rogora uffici

BUSTO ARSIZIO – Sul rimpasto di giunta il centrodestra brancola ancora nel buio. Ma la giunta stanzia 110 mila euro per le luminarie natalizie di quest’anno. Somma scritta nero su bianco nella deliberazione pubblicata sull’albo pretorio. E’ chiaro che il Natale è una festa che merita di essere onorata e festeggiata in tutte le strade del centro. Ma è altrettanto evidente che cifra e tempi destano più di una perplessità.

Natale è lontano. Ma anche il rimpasto

Mancano poco più di 150 giorni al 25 dicembre, ma l’amministrazione, anche per questione di tempi tecnici, si è portata avanti. E nella giunta del 10 luglio ha approvato la delibera inerente le luminarie. Sono 110 mila gli euro stanziati per illuminare la città. Solo il centro però. Come evidenza anche un’interrogazione del Partito democratico.

Intanto però la giunta rimane al buio. Nel senso che la crisi di maggioranza, che di fatto si è aperta il 7 maggio scorso con l’esplosione dell’indagine sulle mazzette Mensa dei poveri e si è acutizzata con le dimissioni di Miriam Arabini, ora rischia di prolungarsi fin dopo le vacanze estive. Insomma l’amministrazione di Palazzo Gilardoni potrebbe partire per mari e monti senza avere trovato una quadra e soprattutto un straccio di nomi per coprire gli assessorati tutt’ora vacanti. Poiché bisogna ricordare che oltre alla dimissionaria Arabini, occorre sostituire anche Isabella Tovaglieri, europarlamentare e che non si è ancora dimessa né  da vicesindaco e neppure da assessore, anche se in molti dentro la maggioranza dicono che la giovane leghista sia ormai uscita dai radar della politica amministrativa locale. Giustamente, poiché l’Europa chiama e impegna. Però le luci di Natale brilleranno, insieme agli alberi e oggetti luminosi non ancora individuati, ma a tema delle festività.

L’interrogazione del Pd

Sulla luminarie natalizie c’è anche un’interrogazione del Partito democratico di Busto, che però verra discussa a settembre. Insomma un po’ più sotto a Natale. Nella quale si chiede “sulla base di quale criterio è stato redatto l’elenco delle vie ove verranno installate le luminarie, e se, prima della redazione, siano stati promossi incontri con i commercianti cittadini, o con le relative associazioni di categoria, al fine di valutare il posizionamento delle luminarie in città”, ma anche “perché nell’elenco non sono state inserite vie e piazze dei quartieri cittadini” oltre che delle zone centrali della città e “se è previsto un contributo economico richiesto ad ogni commerciante che abbia la propria attività nelle vie o piazze interessate dall’installazione di luminarie natalizie”.

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