Giuseppe Nucera, primario dell’Asst Valle Olona nella Società italiana di Ginecologia

Busto asst valle olona Giuseppe Nucera

BUSTO ARSIZIO – «Una grande soddisfazione personale e credo anche un valore aggiunto per la nostra azienda». Il dottor Giuseppe Nucera commenta così la recente nomina a membro del gruppo ristretto di consulenti per la chirurgia ginecologica della Società Italiana di Ostetricia e Ginecologia (Sigo) e della Società dei ginecologi ospedalieri (Aogoi).

Quarantasette anni, originario di Reggio Calabria, Nucera dirige la struttura complessa di Ostetricia e Ginecologia del Presidio bustocco dal luglio dello scorso anno. La nomina è un traguardo ragguardevole. La funzione di un GISS (Gruppo di interesse scientifico speciale) è quello di mantenere elevati standard scientifici nella propria area.

«Poter partecipare a un gruppo ristretto di colleghi che condividono come me la stessa passione è estremamente stimolante – afferma – considerando anche il ruolo che il GISS ha all’interno della Società scientifica italiana nella gestione della pandemia in corso. Lavoreremo per lo sviluppo e l’adozione di linee guida e raccomandazioni da utilizzare nella pratica clinica. E intendo coinvolgere anche i miei collaboratori, saranno parte con me di questo network nazionale. Condivideremo con gli esperti del settore sia l’impegno, sia i risultati».

Prima della seconda ondata del Covid-19, la struttura complessa diretta dal clinico è stata indicata come hub aziendale per la chirurgia ginecologica maggiore«Siamo riusciti a ottenere numericamente e qualitativamente risultati in linea con la casistica degli anni precedenti, per quanto riguarda il numero di interventi in campo oncologico – riprende -. Parliamo di una media di 25 interventi a trimestre, ovvero circa 100 interventi in anni come il 2017 e il 2018. Così è stato anche per il 2020: nei tre mesi intercorsi fra la prima e la seconda ondata della pandemia abbiamo rispettato il dato trimestrale».

In epoca pre-Covid erano state implementate nuove tecniche chirurgiche. «Ne cito solo due – continua il primario – la prima per la cura del prolasso genitale per via laparoscopica e la seconda riguarda la morcellazione, ossia l’asportazione, di fibromi uterini per via laparoscopica in sacchetto dedicato. Sono favorevole a un utilizzo estensivo, ove possibile, delle tecniche mininvasive. Che a parità di risultati, in termini di efficacia della cura rispetto alle tradizionali, consentono alla donna una più rapida ripresa, un minor dolore, e un miglior risultato estetico rispetto alla via laparotomica (il taglio tradizionale, ndr)».

Nel reparto, oltre al dottor Nucera, ci sono altri quattro chirurghi con specifica competenza e autonomia, un numero di tutto rispetto, che ci permette un buon volume di interventi.

L’importanza della prevenzione

La paura del Covid ha portato molte donne a trascurare la prevenzione. «Vero – continua Nucera – ma invito caldamente tutte loro a continuare a sottoporsi ai test di screening, a non dimenticarsi di fare il Pap test, e a sottoporsi alla vaccinazione contro il Papilloma virus (HPV), che sta dando risultati in letteratura molto convincenti non solo nelle donne in età giovane ma anche in età adulta, o che hanno già avuto lesioni HPV correlate».

La soddisfazione dell’Asst

Il direttore sanitario dell’Asst Valle Olona, Paola Giuliani: «L’acquisizione del dottor Nucera ha consentito di mantenere alta la qualità dell’assistenza dell’unità operativa complessa di Ginecologia e Ostetricia di Busto Arsizio. La conduzione sicura del primario ha consentito, in un tempo brevissimo, di riportare un riconoscimento che consente di portare valore aggiunto e aumentare la fiducia dei pazienti nei confronti dei nostri Ospedali».

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