I dati di Ats Insubria: 19.571 positivi in una settimana, ora però il Covid frena

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VARESE – Sono 19.571, di cui 13.197 in provincia di Varese, i positivi al Covid in una settimana nei territori di competenza di Ats Insubria. Un dato in crescita rispetto alla settimana precedente. Ma non ci si deve fermare davanti a questo numero che fa certamente paura. Quel che occorre fare è mettere a confronto i dati rispetto alle settimane precedenti ed è qui che anche i vertici di Ats esprimono un cauto ottimismo rispetto alla situazione contagi e diffusione nella provincia di Varese e su tutto il territorio di competenze sanitaria che comprende anche la provincia di Como.

La folle corsa del virus

La conclusione che la folle corsa del virus non è terminata ma inizia a rallentare arriva dopo aver messo in fila i numeri delle ultime settimane. Si è partiti tre settimane fa dall’aver circa 12 mila contagi in sette giorni, che sono passati a 18 mila la settimana successiva, con un incremento quindi di oltre 6 mila casi Covid. Nella settimana dal 13 al 19 novembre, i nuovi positivi hanno sfiorato il tetto delle 20 mila unità, ma rispetto ai 7 giorni precedenti il dato della diffusione segna + 1.000 unità circa.

E chiaro che si sta parlando di numeri importanti, che mantengono il termometro della preoccupazione molto alto. Ma è anche chiaro che in una situazione pandemica come quella che stiamo vivendo i parametri non devono essere presi come assoluti e quindi quel + 1.000 casi da una settimana all’altra lascia intendere che il Covid continua a correre, ma un po’ meno forte rispetto ai giorni scorsi. Gli effetti del rallentamento però non si fanno ancora sentire in maniera decisiva, soprattutto sui gli ospedali, che continua a essere sotto stress.

Inizia la discesa?

Ats, nella consueta conferenza stampa settimanale tenutasi questa mattina, giovedì 19 novembre, non si sbilancia in tal senso. «E’ ancora presto per dirlo – sostengono i dirigenti dell’azienda intervenuti – Quello che possiamo dire è che la curva di diffusione del virus si sta stabilizzando». E la macchina sanitaria di Ats, di giorno in giorno, sta potenziando servizi, postazioni tamponi e innestando nel sistema avviato tutti i miglioramenti possibili per ridurre la diffusione del virus.

Due i dati significativi in tal senso: dal 1 novembre sono stati eseguiti oltre 55 mila test molecolari e lo screening effettuato da Ats cuba per il 20% sul totale dei tamponi eseguiti in tutta la Lombardia. «Questo significa – spiegano da Ats – che il Covid corre, ma anche noi stiamo facendo di tutti per andare a scovarlo e intervenire per tempo». Non solo, ma da lunedì 23 novembre si inizierà a effettuare il tampone rapido anche per i sintomatici in via Monte Generoso. E in caso di positività si passerà al molecolare. Mentre già da oggi è partita la consegna dei test rapidi anche nelle rsa, altro fronte Covid piuttosto caldo e da monitorare con attenzione.

I Covid hotel

Sono 8 le strutture che in provincia di Varese hanno dato la loro disponibilità a ospitare pazienti Covid in isolamento o in fase di fine degenza. Le strutture potrebbero accogliere i primi ospiti già nei prossimi giorni e in queste ore, spiegano da Ats, si stanno definendo gli ultimi dettagli e le procedure di chiamata e inserimento. Al momento è che tra le caratteristiche per poter accedere ai Covid hotel vi sono: l’autosufficienza del paziente, le cui necessità di ricovero in queste strutture verranno in ogni caso segnalate dal medico di medicina generale.

Tracciamento via sms

Il sistema più smart di tracciamento avviati una settima fa deve ancora essere affinato nei dettaglio. Più che altro per via dei grandi numeri che sta elaborando. Al momento la piattaforma che permette di fare un’indagine preliminare riesce ad agganciare il 75% dei contatti e di questo il 55% sono sintomatici. Sono circa 600 le persone che vengono poi contattate dagli operatori per capire quali sono le esigenze.

Il call center

Attivo da lunedì al sabato dalle 8.30 alle 17. Il servizio di call center è stato rimodulato al termine del primo lockdown, quando è diventato uno strumento per poter dare risposte sulle regole della riapertura. E da allora ha sempre funzionato seguendo le esigenze dell’emergenza. Da lunedì poi verrà attivata una terza linea dedicata ai sindaci. Il call center ha registrato nel periodo precedente alla seconda ondata circa 700 chiamate al giorno, per arrivare nell’ultimo mese a circa 2 mila messaggi in segreteria al giorno. Dal 23 di ottobre è stato attivato anche il sistema di risposta per le problematiche relative alle scuole e ci sono operatori dedicati per supportare insegnanti e referenti Covid degli istituti.

Tamponi: prenotazioni in tempo reale

Ats Insubria con 55.662 tamponi (dal 1 novembre a oggi) è la realtà che traccia con maggior energia il virus sul territorio. Il dato rappresenta, infatti, il 20% dei test effettuati in tutta la Lombardia. «E – spiegano i dirigenti di Ats – in questi giorni siamo anche allineati con le scadenze dei pazienti e le chiamate». E le code? «Si formano – continuano – perché chi deve fare il test non sempre rispetta l’indicazione oraria assegnata. C’è chi ha appuntamento in tarda mattinata e si presenta già al mattino presto. E non trattandosi di un caso è chiaro che si formano le code».

Situazione scuole: bassa la percentuale di positivi

Infine sulle scuole. Per quanto riguarda i tamponi rapidi dal 2 novembre fino al 18 novembre, sono stati chiamati 16.469 contatti scolastici e sono stati eseguiti 7397 test. di cui, positivi 295. Ovvero: il 45% degli invitati hanno eseguito il tampone e solo il 4% è risultato positivo.

Andamento del virus ed efficacia del Dpcm a scuola

Dati Covid andamento da ottobre a novembre 2020

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