Il festival BA Book apre con Laura Pariani: l’inno di Busto al libro e alla lettura

BUSTO ARSIZIO – BA Book riporta in città un vero festival del libro (e dell’editoria). L’inaugurazione questa mattina, 9 maggio, alla presenza di una madrina d’eccezione, la scrittrice Laura Pariani, con un gesto simbolico, la firma del Patto per la Lettura nella sala Monaco della biblioteca civica “Roggia”. «Busto è una città che ha un “sistema libro” ricco di tante eccellenze. Si meritava di avere di nuovo un festival del libro» ribadisce la vicesindaco e assessore alla cultura Manuela Maffioli. «Dà il via ad una serie di iniziative che accompagnano il sogno di un ritorno alla normalità. E che tanti ci invidiano» aggiunge il sindaco Emanuele Antonelli.

Il patto per la lettura

“La Città di Busto Arsizio riconosce nella lettura, declinata in tutte le sue forme, un bene comune su cui investire per la crescita culturale dell’individuo e della società, uno strumento imprescindibile per l’innovazione e lo sviluppo economico e sociale della città“. Questo l’incipit del Patto per la Lettura, sottoscritto in sala Monaco con una madrina d’eccezione, la nota scrittrice bustocca Laura Pariani. Un’iniziativa, legata al riconoscimento ministeriale di Busto con la qualifica di “Città che legge“, a cui hanno aderito gli istituti scolastici cittadini, le biblioteche (anche la Capitolare e quella del carcere di Busto Arsizio), le librerie, le case editrici e le associazioni culturali legate alla lettura, con l’obiettivo di «avvicinare alla lettura chi non legge e rafforzare le pratiche di lettura di chi ha con i libri un rapporto sporadico».

La “benedizione” di Pariani

«Io sono nata in una famiglia che leggeva poco, e non narrativa, e a me che ero innamorata dei libri mi veniva detto di non leggere i libri perché rovinava la vista – racconta Laura Pariani – me lo sono sentita ripetere per anni e a me rafforzava l’idea di leggere, un atto che dal mio paese vicino a Busto mi apriva la possibilità di esplorare altri mondi. Amare i libri non può essere imposto, però occorre trovare occasioni, come i gruppi di lettura e la lettura ad alta voce in classe, per permettere ai ragazzi di innamorarsi della lettura».

L’inaugurazione

La vicesindaco e assessore Manuela Maffioli ha ricordato il lungo “parto” di BA Book, la cui prima edizione di ripartenza, che era già pronta, è slittata causa pandemia. «Ora ritorniamo alla vita anche grazie alla cultura, che è un bene necessario». Con un calendario di eventi frutto della rete del tavolo letteratura. «Un festival organizzato «meravigliosamente bene», il tributo del sindaco Emanuele Antonelli alla sua vice Manuela Maffioli: «Capita nel momento giusto, perché ci fa vedere la luce in fondo al tunnel della pandemia. La cultura ci permette di iniziare un nuovo percorso e di sognare il ritorni alla normalità. E quelle che si organizzano a Busto sono iniziative invidiate, come sindaco sono orgoglioso».

«Più di un festival»

Ma l’esordio ufficiale di BA Book 2021 è stato con l’apertura di due delle mostre “collaterali” al festival che sono state posizionate nel museo di palazzo Cicogna, primo atto di un ricchissimo programma che prevede 27 appuntamenti in sette giorni.

La mostra fotografica

Davide Caforio

Nel cortile del museo di piazza Vittorio Emanuele è stata installata l’esposizione fotografica “L’insostenibile leggerezza della lettura”: 12 scatti artistici in bianco e nero che ritraggono persone che leggono, opera del fotoreporter Davide Caforio. «Mi sento un po’ bustocco di adozione ma sono di Castellanza» ha precisato di fronte al “suo” sindaco Mirella Cerini che scherzosamente se lo contendeva con Antonelli.

La Fiber Art

Nella sala Don Rossi al primo piano di palazzo Cicogna è invece stata posizionata la suggestiva installazione di Fiber Art “Soft Back” del duo DAMSS, formato da Daniela Arnoldi e Marco Sarzi Sartori («un nome – sottolinea l’assessore Maffioli – che a Busto tocca ricordi profondi» in riferimento all’ex esponente leghista già presidente nazionale dell’Inail), a cura di Carla Tocchetti. «Sono “nuvole” realizzate riciclando libri, per dare loro una nuova storia – spiega la coppia di artisti “tessili” – utilizziamo materiali di recupero e scarti d’industria per promuovere la cultura del riuso». Oggi, 9 maggio, alle 18.30, sempre in sala Monaco il primo autore nazionale, Alessandro Milan (giornalista di Radio24), che presenta il suo libro “Un giorno lo dirò al mondo”, organizzato da Ubik.

Con BA Book torna il festival del libro. Maffioli: «Busto se lo merita»

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