Il Fiandre dei Giganti: trionfo di Mathieu Van der Poel

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Mathieu Van der Poel conquista per la seconda volta in carriera il Giro delle Fiandre al termine di uno duello fantastico con Tadej Pogacar. Ma l’epilogo è stato davvero degno di un thriller di Hitchcock: dopo aver fatto la differenza in maniera evidente, l’olandese e lo sloveno si sono letteralmente fermati a 800 metri dal traguardo e ai 250 metri sono stati raggiunti da Madouas e Van Baarle. Van der Poel è partito in testa nella volata mentre Pogacar è restato chiuso a destra da Madouas e a sinistra da Van Baarle e ha dovuto arrenidersi, rialzandosi evidentemente contrariato per una corsa “buttata via”. Trionfo quindi per Van der Poel e per l’Alpecin Fenix. Van Baarle completa la doppietta Orange concludendo secondo e Madouas porta la Francia sul terzo gradino del podio. 

LA CORSA. Sin dalle prime pedalate della Ronde van Vlaanderen 2022 sono stati molteplici gli scatti, particolarmente attivo Manuele Boaro che allungo dopo allungo è riuscito a portare via una fuga di nove atleti: assieme al veneto della Astana Qazaqstan Team anche Luca Mozzato (B&B Hotels – KTM), con loro Sébastien Grignard (Lotto Soudal), Taco van der Hoorn (Intermarché – Wanty – Gobert Matériaux), Stan Dewulf(AG2R Citroën Team),Tom Bohli (Cofidis), Max Kanter (Movistar Team), Mathijs Paasschens (Bingoal Pauwels Sauces WB) e Lindsay De Vylder (Sport Vlaanderen – Baloise).

Venticinque chilometri dopo la partenza una scivolata coinvolge, senza conseguenze apparenti, Pogacar. Tra forature e qualche guasto meccanico per alcuni atleti del gruppo principale principale, si arriva al primo tratto di pavè (Lippenhovestraat) con Alpecin Fenix, UAE Team Emirates, Quick-Step Alpha Vinyl Team e Jumbo Visma a condurre a turno l’inseguimento ai nove coraggiosi segnalati con un vantaggio superiore a 4’00”.

Ad una novantina di chilometri dal traguardo dal plotone scattano alcuni uomini tra cui Alberto Bettiol (EF Education-EasyPost), una ventina di chilometri più tardi dal gruppo dei battistrada   perde terreno Tom Bohli e il gruppo principale si avvicina grazie al lavoro di Matteo Trentin della UAE Team Emirates e di Tim Declercq della Quick della Step Alpha Vinyl Team.

La corsa esplode letteralmente al secondo passaggio sul Vecchio Kwaremont a 56 km dalla conclusione per merito di Pogacar, la cui accelerata spezza il gruppo, rimescola le carte e mette in chiaro le cose. Dietro lo sloveno si ricompatta il plotone dei migiori ma per pochi chilometri: prima l’attacco di Dylan Van Baarle (Ineos Grenadiers) e Fred Wright (Bahrain Victorious), quindi l’affondo sul Paterberg di Tadej Pogacar (UAE Emirates), Mathieu Van der Poel (Alpecin Fenix) e Valentin Madouas (Groupama FDJ).

Mads Pedersen (Trek Segafredo) è stato tra i più tenaci nel cercare di resistere, mentre Kasper Asgreen (Quick Step Alpha Vynil) è apparso in difficoltà sui muri e poi è stato attardato da un incidente meccanico. Christophe Laporte, invece, è letteralmente finito in un fosso in un tratto paneggiate, ha ripreso, inseguito ma anche lui sul Paterberg è stato costretto alla resa.

Sull’ultimo passaggio dell’Oude Kwaremont, nuova azione di Pogacar e solo Van der Poel resta alla sua ruota per quello che era ed è stato il duello più atteso di questo Fiandre.

Articolo a cura di Tuttobiciweb.it

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