Il grande bluff delle banche

NEGATO FINORA IL CREDITO DI 25MILA EURO A PICCOLI IMPRENDITORI, ARTIGIANI, NEGOZIANTI E PROFESSIONISTI

In coda davanti alle banche in Grecia: faremo la stessa fine anche in Italia?

“Dalle banche prestiti automatici fino a 25 mila euro alle piccole imprese, ai professionisti, agli esercenti e piccoli artigiani, senza dover attendere la valutazione del merito creditizio. Cioè senza attendere il via libera del fondo di garanzia pmi, che comunque garantirà il 100% del credito erogato”. E’ quanto riportato dai principali quotidiani economici dopo il decreto sulla liquidità varato dal Consiglio dei Ministri.

Falso

Alcuni lettori di Malpensa24 riferiscono che le banche del territorio rispondono picche alla maggior parte dei piccoli imprenditori, artigiani, professionisti e negozianti che chiamano disperati per accedere al più presto a questa linea di credito, necessaria per poter sopravvivere nell’immediato. Le banche del territorio hanno ricevuto centinaia di chiamate, ma le risposte che hanno dato – secondo quanto ci hanno riportato – sono state vaghe e soprattutto negative: i quattrini vengono dati solo a chi, prima del covid19, aveva un ottimo rating, cioè l’assoluta solvibilità. Manco fossero soldi delle banche, quelli che dovrebbero essere concessi: perché alla fine, essendo prestiti garantiti, sono soldi coperti dallo Stato.

E gli altri? E chi era in difficoltà prima della quarantena nazionale che ha mandato a gambe all’aria il tessuto economico costituito dalle piccole imprese? Per loro – salvo un radicale cambiamento di politica, che saremo ben felici di registrare – il covid sarà il colpo di grazia. Senza i 25 mila euro per sopravvivere in questi mesi di “fermo-attività” chiuderanno per sempre e così avremo un’altra ondata di disoccupati, che andrà ad aggiungersi a quella provocata dal blocco di attività produttive strategiche, come – ad esempio – l’aeroporto e le compagnie aeree. La palla ora passa alle banche.

(in una recente foto Ansa, tutti in coda davanti alle banche in Grecia: faremo la stessa fine anche in Italia?)