JERAGO CON ORAGO – Ha ucciso la madre di 94 anni colpendola più volte alla testa con un soprammobile, probabilmente una statuetta. A dare l’allarme è stata la figlia dell’omicida e nipote della vittima Giulia Giacomini. La 44enne, residente a Carnago ha chiamato i carabinieri della stazione di Albizzate alle 7.39 di oggi, mercoledì 3 giugno, dopo che la madre, Gianna Guglielmetti di 72 anni, residente a Orago in via Mazzini 11 le aveva telefonato confessando quanto fatto.
L’omicida ha confessato
Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Gallarate, guidati dal capitano Matteo Russo, e quelli del reparto operativo del comando provinciali dell’Arma, guidati dal maggiore Paolo Tiadina. Sul posto il procuratore di Busto Arsizio Gianluigi Fontana e il sostituto procuratore Massimo De Filippo. La donna, sentita dagli inquirenti, è apparsa estremamente confusa ma, al termine del lungo interrogatorio, nel quale è stata assistita dall’avvocato Duilio Mancini, ha confermato di aver ucciso l’anziana madre al culmine di un diverbio. L’omicida si trova ora in carcere a Como sotto stretta sorveglianza. Di fatto gli inquirenti hanno individuato tutti i riscontri necessari a provare il suo coinvolgimento nel delitto. Secondo i primi accertamenti del medico legale la 94enne sarebbe morta intorno alle 2 di oggi. Fatto confermato anche dalla testimonianza della giovane coppia che risiede al piano terra della casa di corte dove vivevano omicida e vittima: rispettivamente al primo e secondo piano dello stabile. La donna uccisa parrebbe soffrisse di Alzheimer, da qualche giorno a quanto pare era tornata a casa dopo un ricovero in ospedale. Una situazione difficile da gestire. La 94enne si sarebbe lamentata nel corso della notte e la figlia, a quel punto avrebbe perso la testa. Resta da capire cosa sia accaduto nelle oltre 5 ore intercorse tra l’omicidio e la chiamata ai carabinieri.
Uccisa con una statuetta
La 72enne è stata arrestata con l’accusa di omicidio volontario e accompagnata poco prima delle 13 di oggi in caserma per verbalizzare la deposizione. Il pm De Filippo ha spiegato «Stiamo ancora lavorando per ricostruire l’accaduto con esattezza». I militari hanno sentito anche il marito dell’omicida, piantonato nel suo appartamento sino alle 14, quando è stato a sua volta accompagnato in caserma. L’uomo, Luigi Praderio, vive con la moglie ed era in casa al momento dell’omicidio. La sua posizione è al vaglio degli inquirenti soprattutto alla luce dell’ampio arco temporale intercorso tra il delitto e, appunto, la chiamata ai carabinieri. A suo carico, al momento, non ci sono provvedimenti. L’uomo sarà interrogato questa sera o al più tardi nella mattinata di domani, giovedì 4 giugno: al termine dell’interrogatorio la sua posizione potrebbe venire definita. Il corpo della 94enne poco dopo le 14 è stato portato in obitorio a disposizione dell’autorità giudiziaria. Nelle prossime ore sarà affidato l’incarico al medico legale per l’autopsia.
Dramma a Orago: 94enne senza vita con profonde ferite alla testa