La caserma Nato ai sindaci della Valle Olona: «Siamo parte di questa comunità»

Nato sindaci assessori valle olona

BUSTO ARSIZIO – Consolidare i rapporti con l’intero territorio della provincia di Varese, oltre che con le comunità dei Paesi più vicini alla caserma. Il presidio Nato di Solbiate Olona questa mattina ha aperto le porte a sindaci e amministratori della Valle Olona.

Nato sindaci assessori valle olona

Insieme al prefetto di Varese Enrico Ricci, al questore di Varese Giovanni Pepè, al comandante provinciale dei carabinieri Claudio Cappello e al comandante provinciale della Guardia di Finanza Marco Lainati, erano presenti i sindaci Emanuele Antonelli di Busto, Mirella Cerini di Castellanza, Elisabetta Galli di Marnate, Giuseppe Licata di Lozza, Paolino Fedre di Gornate Olona, gli assessori Angela Di Pinto di Olgiate Olona, Fiorella Cometti di Solbiate Olona, Renato Grazioli di Gorla Maggiore, Luigino Luppi di Marnate.

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Punto della situazione

L’incontro, che si è tenuto questa mattina, venerdì 29 novembre, alla Ugo Mara è ormai un appuntamento annuale tradizionale, durante il quale i vertici della Casema invitano le istituzioni del territorio per un momento di confronto e dialogo.

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«In questi anni – ha esordito nel suo intervento il generale di brigata e comandante della brigata di supporto a Nrdc Italia Giannuzzi – i legami con il territorio e la comunità che ci ospita sono diventati sempre più solidi. Siamo soddisfatti di come nel tempo sia avvenuta e cresciuta l’integrazione della nostra realtà». Una realtà internazionale, se si considerano che nella caserma Ugo Mara sono presenti militari appartenenti a 18 nazioni e numericamente importante, perché stiamo parlando di 2 mila militari, ai quali occorre aggiungere anche i familiari. Insomma un piccolo paese, che fa riferimento certamente al presidio, ma che vive sotto tutti i punti di vista l’intera provincia.

Giannuzzi ha anche ricordato come nel tempo si sono rafforzati i rapporti con le università, in particolare con la Liuc, con gli ospedali, «e penso al presidio di Busto con il quale si sta lavorando anche a un protocollo di formazione per medici e infermieri». Senza poi dimenticare l’importante ricaduta economica «poiché – ha sottolineato il generale di brigata – siamo anche sotto questo profilo un importante realtà in grado di generare un indotto davvero interessante».

L’intervento è stato concluso con un ringraziamento e un saluto al «generale Perretti, che lascerà la guida della caserma, ma anche un segno importante per il grande lavoro che ha svolto a ogni livello. Anche a quello dell’integrazione della nostra realtà con l’intera provincia».

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