La Pro Patria piange Giorgio Gambazza

BUSTO ARSIZIO – Con la Pro Patria che si avvicina a passi spediti alla trasferta di domenica (ore 15) Alessandria contro la Juventus Under 23, il mondo biancoblù e in più in generale l’universo sportivo bustocco, piangono la scomparsa di Giorgio Gambazza, indimenticato centrocampista tigrotto degli anni 60′ (126 presenze) originario di Fiorenzuola d’Arda che a Busto Arsizio aveva trovato la sua casa, contribuendo nel post carriera alla nascita e allo sviluppo del Busto 81 con l’indimenticato e indimentacabile Pippo Mulazzi 

I ricordi

Grazie agli amici di bustocco.it, l’antologia della storia tigrotta, abbiamo voluto riportare alcuni indelebili stralci, a tinte rigorosamente biancoblù, dell’esperienza di Gambazza alla Pro Patria, dove era arrivato dopo le trafile giovanili svolte nell’Inter, con compagni di squadra come Bedin, Gori, Borghi, Dehò e allenatori del calibro di Meazza ed Invernizzi.

L’arrivo alla Pro

Arrivò alla Pro nel campionato 1967-68, dal Casale su segnalazione di Franco Pedroni che lo aveva allenato nei nerostellati, agli ordini prima di Regalia, poi di Renzo Burini. Arrivò come ala, ma forse il suo ruolo vero era mezzala, mezzapunta. Dotato di corsa, fisico, facilità di tocco e visione di gioco raffinata ed elegante, Gambazza, oltre all’abilità di smarcarsi e di trovare la via della rete, sapeva offrire invitanti assist ai compagni. Si impose subito in quella Pro di capitan Taglioretti all’insegna della linea verde, fatta a chilometro zero, voluta dal Presidente Enrico Candiani e affidata a Carlo Regalia.

I gol

I ragazzi di Regalia, giocano sempre bene, segnano a raffica: rimangono sempre nelle primissime posizioni di classifica, chiudendo il torneo con un onorevole quinto posto. Con 20 reti realizzate in 27 partite Camillo Baffi vince la classifica dei marcatori del girone, in doppia cifra anche Angelo Oliva e Giorgio Gambazza con 10 reti a testa, di fatto con 56 reti i biancoblù risultano la squadra con il miglior attacco di tutto il campionato. Gambazza segna sempre reti importanti e di pregevole fattura. Alla prima di campionato Gambazza è già a referto nella vittoria sulla Trevigliese per 2-0, poi sigla la doppietta nel derby vinto in casa per 3-0 (altra rete di Oliva), rivelandosi determinante nella vittoria a Valdagno (3-2) e nel 6-3 in casa alla Biellese.

L’amicizia con Re Cecconi

Nel campionato 1968-69, sempre con Regalia in panchina e con la promozione a titolari del 19enne Luciano Re Cecconi (con cui Gambazza legherà particolarmente), del 18enne Alessandro Turini e del 20enne Michele Solbiati (che poi sarà il bomber della squadra con 16 reti), una giovanissima Pro Patria parte bene, ma poi alla lunga i tigrotti pagano sia la giovane età sia qualche infortunio di troppo che tocca proprio a Gambazza, nell’anno che doveva essere quello della sua consacrazione, per spiccare il volo verso le categorie superiori.

Il rigore nel derby…

Nel campionato successivo, la Pro Patria, che si trova costretta da esigenze economiche a cedere i pezzi più pregiati a squadre di Serie B (Michele Solbiati al Como, Re Cecconi al Foggia, il portiere Cazzaniga al Monza), scivola sul fondo della classifica, anche perchè vengono a mancare diversi uomini per infortunio: su tutti Oliva e Gambazza. A fine novembre un burrascoso derby in trasferta con il Legnano finito sul campo in parità (1-1) viene assegnato (0-2) dal Giudice Sportivo ai tigrotti, per incidenti dopo un calcio di rigore realizzato proprio da Gambazza.

… e gli infortuni a Verbania

Il 1 marzo 1970, a Verbania, Gambazza va incontro ad un nuovo incidente, che ne pregiudicherà in maniera definitiva la carriera, costringendolo a una lunga inattività. Al termine di una stagione complicata arriva la salvezza, ma arrivano anche le dimissioni del presidente Enrico Candiani, e conseguentemente di Regalia. La squadra sempre più giovane, viene affidata a Burini. Turini viene ceduto al Como, ritorna a Busto Gipo Calloni, poi a novembre arriva dal Toro il mediano ed ex interista Bruno Bolchi. Gambazza torna in campo, ma nuovamente a Verbania il 24 gennaio 1971, al termine del girone d’andata, si infortuna gravemente dopo aver realizzato 6 reti, tra cui una spettacolare a Reggio Emilia che consegna il pari ai tigrotti. Nel campionato 1971-72, Gambazza prova più volte il rientro in squadra racimolando una manciata di presenze, per quella che rimane una delle più tristi stagioni biancoblù, con l’amara prima retrocessione in Serie D. Gambazza si stabilisce definitivamente a Busto, dove diventerà assicuratore e contribuirà alla nascita del Busto 81, come dirigente e allenatore.

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Pro Patria Gambazza – MALPENSA 24