CASTANO PRIMO – Sei amici e una bici. No, non è il titolo di un romanzo, né tantomeno di un film, bensì l’esperienza che hanno vissuto un gruppo di appassionati di ciclismo nelle scorse settimane. Ma, in fondo, dice quel vecchio detto “che non c’è due senza tre e… il quattro vien da sé”. E allora chissà che non avranno pensato proprio a questo quando è stato il momento di rimontare in sella e via verso una nuova meta. Da Castano a Roma, prima, quindi Parigi, poi Assisi e adesso Barcellona.
Molto più di un semplice viaggio
Eccoli, insomma, di nuovo sui pedali, per quello che è molto di più di un semplice viaggio, bensì un appuntamento che unisce sport, condivisione e soprattutto amicizia. “La prima volta è stata nel 2013, nella capitale – raccontano i protagonisti (Sergio Bernareggi, Giorgio Fronzini, Angelo Merli, Luciano Rivolta, Emanuele Bergamo e Felice Gini; oltre a Mario Peretti e Gianpiero Bandera, che li hanno accompagnati a bordo di un furgone) – L’anno dopo, invece, siamo andati a Parigi e nel 2015 ad Assisi. Poi ci siamo fermati per qualche tempo, fino a quest’anno quando abbiamo deciso di riprendere la bicicletta e rimetterci in movimento”.
Eh sì, perchè la particolarità e la bellezza dell’iniziativa sta proprio nel fatto che l’intero percorso (d’andata, ad eccezione di Assisi con anche il ritorno) lo si fa appunto sulla due ruote. “
Perché Barcellona
Abbiamo deciso stavolta per Barcellona, organizzando il viaggio in modo da andare ad attraversare alcuni luoghi caratteristici dell’Italia, della Francia e infine della Spagna – continuano – Siamo passati, ad esempio, in varie cittadine e paesi davvero unici e particolari del nostro Paese, ancora lungo la Costa Azzurra oppure su verso il Mont Ventoux, fino ad arrivare in terra spagnola”. Una settimana, dunque, a pedalare con tappe da 150 – 190 chilometri al giorno. “Ogni volta è sempre un’esperienza straordinaria – concludono – Ogni percorso ci lascia qualcosa nel cuore e nella testa, ricordi e immagini che ci portiamo dentro e che faranno sempre parte di noi. La bellezza sta nei posti attraversati, ma in modo particolare nella complicità che c’è da tra di noi”.
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