BUSTO ARSIZIO – Un lusinghiero successo di pubblico ha festeggiato sabato al Museo del tessile i trent’anni delle “Cuffie colorate” di Busto. Tanti i ragazzi, altrettanti genitori, amici, simpatizzanti, collaboratori Aias e Anfass e tutti coloro che hanno voluto stringersi intorno ai sessanta e più ragazzi diversamente abili che frequentano il sodalizio bustese. Sabato i riflettori erano puntati su di loro. E loro insieme ai volontari hanno addobbato ad hoc l’area feste del museo allineando centinaia di sedie rigorosamente blu, come la loro “divisa”, un palcoscenico con la scritta blu “30” e accanto la gigantografia della copertina del libro che Massimo Vitali, un volontario, ha scritto in occasione dell’importante traguardo.
A spegnere le trenta candeline, tanti numeri di grande richiamo: una mostra e area giochi con il Lego, il truccabimbi, un’esposizione ed evoluzioni di magnifici pappagalli “Pappi for ever”, uno spettacolo di magia con Matteo Ballarati, musica con gli amici di Colorado, Max Pieriboni, Luca Elias e Diego Barbati.
“Così abbiamo colorato il mondo”
Per l’occasione Le cuffie colorate hanno messo a punto un libro, “Così abbiamo colorato il mondo”, nato dalla penna di Vitali. Ricorda le tappe importanti del sodalizio. «Da quando abbiamo mosso i primi passi con quattro o cinque ragazzi disabili che seguivamo nell’allora piscina di via Poma fino ad oggi quando l’associazione ne conta ben 65. Ho cercato di descrivere quello che abbiamo realizzato negli anni e facciamo tutt’oggi, dando però un taglio emotivo al racconto. In copertina, due funi da equilibrista, su cui cercano di trovare il bilanciamento un disabile in carrozzina e un aiutante. I due si tengono per mano, segno questo che per andare avanti l’uno ha bisogno dell’altro, devono tenersi, aiutarsi, sorreggersi e raggiungere un equilibrio».