Forza Italia debole, sindaci di Busto e Gallarate al sicuro

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Esiste la possibilità che le giunte di centrodestra del Varesotto implodano da qui a qualche mese? La domanda sorge spontanea alla luce degli sbocchi delle amministrative, con la clamorosa débacle di Lonate Pozzolo, con l’alleanza innaturale dI Lega e Cinque Stelle al governo, con i sondaggi che accreditano al partito di Matteo Salvini possibili quanto probabili successi futuri e, nel contempo, prevedono altrettanti insuccessi per Forza Italia. Situazioni che, in qualche modo, concorrono a indebolire gli esecutivi delle due principali città gestite dalla coalizione di centrodestra: Busto Arsizio e Gallarate. Ma vi concorrono soltanto sulla carta, in quanto la realtà delle cose risulta essere un’altra. E cioè, la solidità dei primi cittadini Emanuele Antonelli (Busto Arsizio) e Andrea Cassani (Gallarate) è direttamente proporzionale alla nuova debolezza dei berlusconiani. L’eventualità che gli alleati forzisti oggi mettano in discussione il loro operato è al momento remota. Antonelli, è vero, deve fare i conti con una parte della locale sezione leghista che cerca di delegittimarlo, senza un vero motivo amministrativo ma per rancori politici del recente passato. Il capo di Palazzo Gilardoni non ha tessere di partito in tasca, ma è sostenuto in primo luogo proprio dai berlusconiani. La sua giunta non viaggia compatta, qualche assessore fa le bizze per questioni, diciamo così, di pretesa visibilità e sussulti di gelosia, però nel complesso sembra difendersi, al netto di alcune eccellenze che comunque la qualificano.
Per il leghista Andrea Cassani il lavoro amministrativo non è ancora a regime, davanti ha molta strada da percorrere. Forza Italia, però, dopo averlo tenuto sulla corda all’inizio, ha decisamente deposto le armi. Le conviene per le stesse ragioni per cui deve fare quadrato attorno ad Antonelli: se si torna al voto rischia di diventare azionista di minoranza, con potere residuale in una compagine dominata dalla Lega. Anzi, rischia di rimanere all’asciutto in considerazione di una Lega che, a questo punto e fino a prova contraria, può fare tranquillamente da sola. Non a caso i forzisti fanno l’occhiolino ai gruppi civici, anche in vista dell’autunno, quando si rinnoverà la giunta di Villa Recalcati. Sarà quello il vero banco di prova per la tenuta del centrodestra in provincia: Forza Italia ha bisogno di un ricostituente numerico che, appunto, possono offrire i cosiddetti civici. La sconfitta di Lonate Pozzolo (la candidata sindaco era berlusconiana doc) è un segnale inoppugnabile di un declino politico che per essere fermato ha bisogno di riferimenti nuovi, affidabili, empatici. Discorso che si allarga evidentemente a tutto il partito a livello nazionale, ma che nel Varesotto ha più valore in quanto Forza Italia ha sempre condotto i giochi. Detto questo, la conclusione è conseguenziale: le giunte di Busto Arsizio e Gallarate non dovrebbero per ora temere scossoni. A patto che non siano esse stesse, con improvvide decisioni e comportamenti balzani nei rapporti con i diversi interlocutori, a farsi male da sole.

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