Le imprese della Lomellina (e i sindaci del Sì) vogliono la superstrada per Malpensa

MALPENSA – Vigevano-Malpensa, dopo la sentenza del Tar che ha decretato lo stop all’iter di realizzazione della nuova infrastruttura è scontro tra i sostenitori e i detrattori dell’opera. Dalla Lomellina e dall’Abbiatense si levano voci allarmate, soprattutto quelle delle imprese e dei sindaci delle maggiori città interessate dalla superstrada bloccata dalla giustizia amministrativa. Il nuovo collegamento, prolungamento della Malpensa-Boffalora, rappresenterebbe un’opportunità per uscire dall’isolamento, soprattutto per la zona attorno a Vigevano. Ecco perché associazioni di categoria e sindaci non si rassegnano alle code sulle attuali, inadeguate, strade.

La posizione delle imprese

Le Associazioni di categoria della Lomellina, riunite nel “comitato intercategoriale”, chiedono alle istituzioni di lavorare assieme per superare l’ennesima impasse. «La recente sentenza del TAR sulla realizzazione della Superstrada Vigevano-Malpensa – si legge nella nota diffusa ieri, mercoledì 5 febbraio – è un esito tragico nella sua banalità, vedere in fumo decenni di lavoro, di sogni, sudore, speranze di tutto un territorio. Sintesi perfetta, purtroppo, di un Paese anti impresa, anti ambiente, e alla fine anti futuro. Come possiamo pensare di inventare, costruire, ridare fiato ai nostri lavoratori, ai giovani, alle donne, se non possiamo neppure muoverci dal nostro territorio, se dobbiamo restare azzoppati a vita, se dobbiamo, per sentenza, rimanere confinati?». Le imprese della Lomellina attendevano con ansia l’apertura dei cantieri dei collegamenti con Malpensa e con l’area metropolitana milanese: «Rispettiamo naturalmente le decisioni della magistratura, ma ciò che è in gioco è un’opera fondamentale per l’economia del territorio, un territorio che ha sofferto e soffre tantissimo, principalmente per l’isolamento infrastrutturale cui è, suo malgrado, costretto. Un’opera attesa da decenni e ritenuta fondamentale anche dalla larghissima maggioranza della comunità. Dobbiamo però prendere atto, ancora una volta, che la piaga del non fare, del procrastinare, della deresponsabilizzazione, persiste, nonostante ci fosse, sull’opera, un consenso amplissimo. Facciamo un appello a tutte le istituzioni perché le attese del territorio non rimangano ancora una volta frustrate».

I Sindaci del Sì

Ma non tutto è perduto. Si spera nel ricorso contro la sentenza del Tar. I “Sindaci del Sì” alla Vigevano-Malpensa (tra cui quelli di Abbiategrasso, Vigevano e Magenta) non demordono, e si sono già riuniti per ribadire che si tratta di «un’opera fondamentale per la sopravvivenza economica e sociale del territorio nonché per la tutela della salute e la sicurezza dei cittadini». Anche perché «dalla sentenza emergono due elementi rilevanti», vale a dire che «il tracciato approvato dal Cipe di fatto non è stato contestato», ma soprattutto che «tutti gli elementi pretestuosi dei comitati “no Tang” non sono stati accolti e hanno ricevuto dal Tribunale Amministrativo definizioni quali “inammissibile”, “infondato” o “genericità”».

La versione del M5S

Insiste nel rivendicare lo stop alla superstrada invece il Movimento Cinque Stelle, che con il consigliere regionale Massimo De Rosa ha incontrato a Roma il viceministro (grillino) alle infrastrutture Giancarlo Cancelleri per discutere sulle alternative alla Vigevano-Malpensa e lancia un appello ai sindaci del territorio: «Ora è necessario fare fronte comune per valutare, anche con assemblee pubbliche che coinvolgano direttamente i cittadini, progetti di mobilità realmente utili e condivisi. Le infrastrutture devono rispondere ai reali bisogni dei cittadini e passare al vaglio di analisi costi-benefici. Robecco, Abbiategrasso, Cassinetta necessitano di interventi per alleggerire il traffico in transito non di infrastrutture faraoniche che devastano imprese, paesaggio e territorio». De Rosa pensa in particolare ai progetti di raddoppio della linea ferroviaria Milano-Mortara e al prolungamento della suburbana S9 fino ad Abbiategrasso, oltre alla riqualificazione della rete viaria esistente, SP 114 e SP 494.

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