Bando parchi inclusivi. Radice: «Occasione per una Legnano senza barriere»

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LEGNANO – Si è concluso il LegnanoTour, percorso in 12 tappe che ha portato Lorenzo Radice e la coalizione che lo sostiene (Insieme per Legnano, Legnano Popolare, Partito Democratico, riLegnano) a toccare con mano i bisogni dei legnanesi nelle loro strade, nei loro quartieri.

Riprogettare i parchi pubblici

Uno dei temi emersi, e trattato anche nel corso delle ultime dirette Facebook è quello della riprogettazione e della manutenzione dei parchi pubblici. A questo proposito, in questi giorni si è aperta un’opportunità di finanziamenti regionali.

Il bando regionale e l’impegno di Radice

«Quella offerta dal bando regionale per il finanziamento di progetti per realizzare parchi gioco inclusivi è un’occasione che la Città di Legnano deve cogliere: se sarò eletto sindaco mi impegno fin d’ora a parteciparvi». Così Lorenzo Radice manifesta la sua intenzione di attivarsi all’indomani della pubblicazione del bando con cui Regione Lombardia mette a disposizione 7 milioni di euro per realizzare e adeguare parchi gioco inclusivi. «La nostra idea di una Legnano senza barriere poggia sull’attenzione per i soggetti più fragili, come i bambini, le persone disabili e gli anziani, quindi sposa la necessità di rendere fruibili luoghi e dotazioni di un parco pubblico a tutti, anche a persone con limiti motori, sensoriali o con disturbi cognitivo-comportamentali –continua Radice. A Legnano, da qualche anno, sono stati posizionati nelle aree verdi pubbliche giochi inclusivi, ma l’impianto dei parchi è rimasto quello tradizionale, che a volte presenta difficoltà di accesso ai giochi stessi. Noi, sfruttando anche le risorse messe a disposizione dal bando, vogliamo provare a cambiare il paradigma: il parco pubblico deve essere concepito nella sua interezza per tutti, quindi anche per i bambini disabili e i loro accompagnatori».

Legnano senza barriere

Già alcuni mesi fa alcuni professionisti del gruppo di lavoro che supporta la candidatura di Radice a sindaco di Legnano avevano compiuto uno studio che passava in rassegna tutti gli aspetti del parco inclusivo, da quelli inerenti il diritto (quello al gioco figura nell’articolo 31 della Convenzione Internazionale dei Diritti dell’infanzia dell’Unicef, mentre la metodologia di progettazione universale è raccomandata dalla Dichiarazione delle Nazioni Unite sui Diritti delle persone con disabilità) a quelli più eminentemente tecnici, in cui si esplicitano le caratteristiche progettuali richieste. «Questo studio si conclude con una mappatura dei parchi e giardini pubblici cittadini con giochi (27 in tutto) –conclude Radice – si tratta di un patrimonio rilevante che vorremmo rendere fruibile veramente per tutti».

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