Lo scudo naturale sanitizzante funziona: Busto laboratorio per le scuole biosicure

Gigi Farioli e l'Ad di Vestatis, Giorgio Cerana

BUSTO ARSIZIO – Scuole biosicure, Busto sperimenta la sanificazione su banchi, pareti e pavimenti offerta dalla startup gallaratese Vestatis ma guarda già avanti. E si candida a “laboratorio” per una rete tra scuole, enti locali e istituzioni sanitarie per promuovere un protocollo per le sanificazioni degli ambienti scolastici: «Sarebbe un investimento buono, come direbbe il nostro premier Mario Draghi» sottolinea l’assessore all’educazione Gigi Farioli. E a Vo’ Euganeo, luogo simbolo della pandemia, «zero positivi nelle scuole nell’ultimo mese dopo aver sperimentato questo prodotto» rivela il dirigente scolastico.

La presentazione

La sede distaccata del liceo classico Crespi di piazza Trento e Trieste, uno dei tre istituti di Busto oggetto di sperimentazione della “vernice vegetale” di Vestatis, è stata teatro della presentazione di NPS, lo scudo naturale sanitizzante che rende “biosicura” ogni tipo di superficie, eliminando agenti patogeni e non, come batteri, funghi e anche virus. Prodotto brevettato dall’azienda – spin off della multinazionale farmaceutica tedesca Vivatis – che ha la sua sede italiana a Gallarate e che è guidata da un amministratore delegato bustocco, Giorgio Cerana. Presenti il sindaco Emanuele Antonelli, l’assessore Farioli, il direttore dell’ufficio scolastico provinciale Giuseppe Carcano e la dirigente del “Crespi” Cristina Boracchi.

Come agisce

«Da un mese zero positivi nelle nostre scuole» ha rivelato, collegato in videocall, il dirigente scolastico di Vo’ Euganeo, il primo paese in zona rossa ai tempi della prima ondata della pandemia, dove Vestatis NPS è stato sperimentato per la prima volta in Italia. Basato su una molecola derivata da un estratto di lichene, naturale, è una matrice polimerica pronta all’uso che si applica con pennello, rullo o spray e «ha una riconosciuta azione antibatterica, antiproliferativa, anti-UV e antivirale», come spiega Giorgio Cerana. «La sua azione è continuativa nel tempo, sempre attiva ed efficace per almeno tre anni», con la garanzia di abbattere più del 99% dei “nemici invisibili” dalle superfici.

L’idea di una rete

Si sanificano le superfici piuttosto che l’aria perché è dove «generalmente c’è più contaminazione», come fa notare Cerana. «A Busto Arsizio l’abbiamo applicato in tre scuole – spiega l’assessore Gigi Farioli – alla materna Pontida sui banchi e su un pavimento, dove i bambini giocano; alla primaria Manzoni su banchi e pareti; al liceo Crespi sui banchi. Gli effetti sono misurabili e si potrebbe allargare la sperimentazione, con un protocollo specifico». Anche il sindaco Antonelli è convinto che sia un’ipotesi «da prendere in considerazione per le nostre scuole», mentre il dirigente scolastico provinciale Giuseppe Carcano ipotizza una «rete comuni-scuole-Ats per una certificazione».

Scuole di Busto sanificate gratuitamente con la vernice vegetale usata a Vo’

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