Lombardia, scendono i ricoveri, stabili i contagi: 553 casi in provincia di Varese

MILANO – Continua il trend di frenata del contagio in Lombardia. Nel report di oggi, 26 novembre, il dato dei nuovi positivi torna leggermente a crescere, sia in valore assoluto sia in proporzione ai tamponi effettuati (più di ieri), ma si consolida la discesa dei numeri dei pazienti ricoverati, con altre 126 dimissioni dai reparti. Anche la provincia di Varese fa registrare un dato superiore a quello di ieri, 559 casi, ma ancora ben lontano dalla soglia dei mille nuovi contagi. Ma fa paura il numero delle vittime, tra i positivi al Covid, che sono state 207 nelle ultime 24 ore, mentre ieri erano state 155.

Il riepilogo dei numeri

Sono 5.697 i nuovi casi positivi in Lombardia, rilevati su 44.231 tamponi effettuati nelle ultime 24 ore. Il rapporto percentuale tra contagi e test sale al 12,8%, dal 12,2% di ieri, quando i nuovi casi erano stati 5.173, su 42mila tamponi. Anche a livello nazionale si registra un “rimbalzo” all’insù dei contagi: 29.003 (ieri 25.853), a fronte di 232mila tamponi (ieri 230mila), con un tasso di positività del 12,5%, rispetto all’11,2% di ieri.

Negli ospedali

Diminuiscono i dati dei ricoverati: nei reparti di terapia intensiva ci sono otto letti occupati in meno (ieri più 10), per un totale di 934 pazienti, mentre negli altri reparti ordinari Covid sono 118 i pazienti in meno (ieri meno 246), con il totale che scende sotto quota ottomila (7.996). Diminuiscono rispetto a ieri i guariti e dimessi, che sono oggi 3.118 (ieri 15.749).

Varese e le altre province

Con 559 nuovi contagi, torna a salire il dato della provincia di Varese, pur rimanendo lontano dai picchi dei giorni scorsi. Le aree con il maggior incremento di casi sono la città metropolitana di Milano (2.060, di cui 1.020 a Milano città) e la provincia di Monza Brianza, con 666 positivi.

Verso la zona arancione

La Lombardia attende per domani, 27 novembre, la conferma del passaggio dalla classificazione in zona rossa a quella in zona arancione, alla luce dei numeri in riduzione. Ma l’assessore al welfare Giulio Gallera ammonisce: «Ci vuole estrema prudenza: dalla zona rossa alla zona arancione le differenze sono minime. Riaprono i negozi di abbigliamento, gli estetisti, ma chiaramente non è un liberi tutti. E quello che è successo in estate e a settembre deve insegnare grande prudenza e responsabilità, soprattutto nei comportamenti individuali».

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