Lonate, ordinanza contro la zanzara tigre: «Necessario eliminare tutti i ristagni»

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LONATE POZZOLO – Nel periodo da maggio a ottobre, a Lonate Pozzolo è guerra aperta contro gli insetti vettori e in particolare con la zanzara tigre. Può far sorridere, ma l’amministrazione del sindaco Nadia Rosa preferisce non correre rischi ed evitare problemi con un fenomeno serio e ormai noto sul territorio. Con l’arrivo dell’estate, infatti, prendono il via interventi di disinfestazione da parte dei volontari dell’associazione “Calluna Onlus”- Nucleo Protezione civile, che «risultano essere adeguatamente formati e attrezzati», si legge in un’ordinanza firmata dal primo cittadino. A queste operazioni si aggiungono una serie di direttive per placare la diffusione di questi insetti. Come «eliminare tutti i ristagni» e «tenere sgombri i cortili e le aree aperte da erbacce, sterpi e rifiuti di ogni genere, in modo da impedire lo scarico di immondizie e di altri rifiuti». O anche «provvedere al taglio periodico dell’erba».

Guerra alla zanzara tigre

Anche quest’anno si effettueranno quindi interventi sulle aree pubbliche e in zone come oratori delle parrocchie, campi sportivi. Ma in piazze e nei luoghi in cui è prevista una parte verde. Infatti, riporta il documento, «la diffusione della zanzara è favorita sia dal clima della nostra zona, sia da altri fattori ambientali come la presenza di corsi d’acqua dell’impianto di depurazione centralizzato, sia da usi e comportamenti che favoriscono lo sviluppo delle larve». In particolare, viene dichiarata guerra alla zanzara tigre, «che potrebbe sviluppare focolai di malattie infettive trasmissibili all’uomo attraverso la puntura degli insetti vettori». E che, secondo il sistema di monitoraggio e sorveglianza sanitaria, questa specie risulta essere presente «in maniera significativa» anche nella zona di Lonate.

I provvedimenti da prendere

Oltre alle attività di disinfestazione, l’ordinanza riporta una serie di atteggiamenti da assumere per contenere la diffusione del fenomeno zanzare. Le direttive sono rivolte a «tutti i residenti e a tutte le persone proprietari di immobili sul territorio comunale». Ma anche ai vari «titolari di attività produttive e vivaistiche, ai titolari di allevamenti zootecnici, ai coltivatori – anche a livello famigliare – di orti e giardini». Fra gli interventi principali, spiccano la necessità di «evitare l’abbandono di qualsiasi contenitore che possa raccogliere le acque meteoriche», in modo da «eliminare tutti i ristagni». Non solo, bisogna «provvedere a mantenere puliti e sgombri da foglie e rifiuti i pozzetti di raccolta delle acque meteoriche, i pozzetti alla base dei pluviali, eventuali vasche di raccolta e trattamento delle acque di scarico» e «tenere sgombri i cortili e le aree aperte da erbacce, sterpi e rifiuti di ogni genere, in modo da impedire lo scarico di immondizie e di altri rifiuti». Senza dimenticare di «provvedere nei cortili e nei terreni scoperti dei centri abitati, e nelle aree incolte od improduttive, al taglio periodico dell’erba». Solo per citarne alcuni. I trasgressori del provvedimento «saranno passibili di una sanzione amministrativa pecuniaria».

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