LONATE POZZOLO – «La gentilezza è contagiosa, un antidoto al bullismo». Colori arcobaleno e una serie di frasi in inglese che hanno l’obiettivo di stimolare, insegnare, creare sinergie tra le giovani menti del futuro. E combattere ogni forma di violenza sociale. Forbici in mano, il sindaco Nadia Rosa ha tagliato il nastro della scala gentile – oggi, 7 gennaio – alle scuole medie Carminati di Lonate Pozzolo.
Il progetto
Un progetto realizzato dalle classi Prima A e Prima B, durante le ore Clil (content and language integrated learning). Gli alunni hanno individuato frasi motivazionali per decorare la scala interna dell’istituto, con l’obiettivo di celebrare nel mondo più coinvolgente possibile la Giornata nazionale contro il bullismo. Oltre al primo cittadino, all’inaugurazione era presente anche l’assessore alla Gentilezza, Melissa Derisi. Ma anche il dirigente scolastico Maria Pina Cancelliere e le docenti che hanno seguito il progetto: Marika Cuppari, Domenica Musumeci, Rosanna Natella, Sara Resmini. E, ovviamente, i giovani studenti.
La lotta al bullismo
Nella Giornata dedicata alla lotta al bullismo e al cyberbullismo, il messaggio del dirigente scolastico è rivolto ai giovani: «C’è bisogno della vostra voce, della vostra forza», ha detto. «Dovete fare in modo che tutto quello che vi viene offerto, possa avere un riscontro positivo». E ancora: «Questa scalinata rappresenta i “comandamenti” che ognuno di noi, salendo, può interiorizzare. Che sia qualcosa da ricordare e sia la base del futuro».
Così il sindaco Rosa: «La lotta al bullismo è la lotta di tutti: studenti, insegnanti, istituzioni. Sappiamo che la scuola è molto attiva da questo punto di vista ed è importante proseguire con quest’opera di sensibilizzazione». E ancora: «La gentilezza è contagiosa, promuoviamo una pratica che può essere continuamente diffusa. L’importante è diminuire le conflittualità e aumentare la serenità: essere gentili, sensibili e solidali è la base della società civile in cui vogliamo vivere».
Il discorso dei rappresentanti
Il discorso integrale dei rappresentanti di classe:
Buongiorno a tutti, sono Jacopo Girardi, rappresentante della classe 1 A. Siamo qui, davanti alle “scale della gentilezza” che abbiamo realizzato noi ragazzi delle classi 1 A e 1 B. Queste scale le vorremmo dedicare alle professoresse che ci hanno accompagnato in questa attività: Cuppari Marika, insegnante di Clil, anima di questo progetto, Musumeci Domenica, insegnante di Arte e Natella Rosanna, la nostra insegnante di italiano. Ringrazio anche il mio compagno di classe e vice rappresentante Mattia Fabbro ed i rappresentanti della 1 B: Emma Aprigliano ed Emanuele Guardino.
Il nostro percorso è iniziato in occasione della Giornata mondiale della Gentilezza del 13 novembre. Ma cosa s’intende quando parliamo di gentilezza? La gentilezza è un valore che si coltiva fin da piccoli in tutti gli ambiti: in famiglia, a scuola, nello sport, in strada; essa rappresenta un motivo portante della convivenza tra le persone. Chi è gentile è cortese, generoso, altruista ma soprattutto empatico. Dopo aver riflettuto sul termine e sul suo significato abbiamo visto un video in inglese dal titolo: “Give a little love”. Grazie a questo abbiamo capito che la gentilezza può essere contagiosa e quindi non rende migliori solo noi ma anche gli altri. Prima di realizzare le scritte per le scale, abbiamo creato dei segnalibri di piccole dimensioni, su cui abbiamo scritto delle frasi gentili da regalare ai nostri compagni di classe in occasione delle festività natalizie. Da ciò l’idea di scrivere le stesse frasi su cartoncini di dimensioni più grandi che potessero abbellire le scale della nostra scuola, in modo che il messaggio positivo potesse diffondersi tra più persone. Ci siamo interrogati, con le nostre insegnanti, su quale potesse essere l’emozione che ci ha travolto durante le fasi della realizzazione e la risposta è stata la stessa per ognuno di noi: GIOIA. Gioia nel realizzare materialmente l’attività, gioia nell’aver collaborato tra di noi e infine gioia nel pensare che questi messaggi possano essere a disposizione di tutti i ragazzi che entreranno in questa scuola.