A Lonate si litiga pure sugli animali. Uniti e Liberi: «Forse perché non sono voti»

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LONATE POZZOLO – «Ancora oggi, un certo tipo di politica non ha capito cosa significhi tutelare animali e ambiente. E forse il motivo sta nel fatto che non sono voti». I civici di Uniti e Liberi, gruppo di maggioranza a Lonate Pozzolo, torna all’attacco. Ad accendere la questione contro gli esponenti di minoranza è l’approvazione del regolamento per la tutela degli animali, affrontata lo scorso 29 settembre in consiglio comunale.

La politica per tutelare gli animali

Tutela animali e «miglior convivenza con la collettività umana» al centro della discussione del punto. «Con rammarico, ma consapevolezza, la consigliera di minoranza – nonché capogruppo – Ausilia Angelino ha deciso di abbandonare la votazione, con la pseudo giustificazione di amare troppo gli animali e non sopportare la strumentalizzazione degli stessi a fini politici», sottolinea il gruppo del sindaco Nadia Rosa. Bene che si usi la parola “amore”, prosegue, «che indica affetto intenso, assiduo e fortemente radicato. Ma questo non è il senso del regolamento». Da qui, la precisazione: «La politica non usa gli animali, la politica vuole essere per gli animali». Un modo per dire che «il termine “tutelare” significa difendere, proteggere, salvaguardare, preservare contro danni offese o azioni illecite». Insomma: «La differenza tra i due termini è chiara. Tranne per qualcuno. Qui non si tratta di amare gli animali, ma di svincolarsi dai discorsi fini a se stessi sul presunto amore per loro. E lasciare invece spazio ad un’azione concreta per la loro tutela».

Gli animali «non sono voti»

Precisazione anche sul termine «essere senzienti». Così Uniti e Liberi: «Considerarlo forte, come è stato obiettato dal consigliere Mauro Andreoli, vuol dire non sapere nulla di quanto sottoscritto da tutti i 27 stati membri dell’Unione Europea nel 2007 – Italia compresa – nel trattato di Lisbona (l’articolo 13 cita “…l’Unione e gli Stati membri tengono pienamente conto delle esigenze in materia di benessere degli animali in quanto esseri senzienti …”)». Ma qualche domanda, alla fine, se la fanno: «Forse non è mai stato politicamente interessante leggerlo? Oppure non è stato considerato a fini elettorali degno di considerazione?»

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