Luciano Moggi contro il Milan: “Nel 2006 doveva essere retrocesso”

moggi

Stanno facendo discutere le dichiarazioni di Luciano Moggi a Reggina TV. L’ex dirigente bianconero è tornato sui fatti di calciopoli sottolineando come il Milan dovesse essere retrocesso. Queste le sue dichiarazioni:

“È un caso acclarato: il 30 aprile del 2005 c’era Fiorentina-Milan. Il Milan lottava con la Juventus per vincere il campionato ed eravamo a pari punti e la Fiorentina lottava per non retrocedere. Ovviamente, come tutti i dirigenti delle squadre di calcio, trovandosi in queste condizioni, avremmo avuto piacere che il Milan avesse trovato pane per i suoi denti a Firenze. L’arbitro era De Santis. Il sabato prima della partita un’intercettazione ci racconta che Meani, l’addetto agli arbitri del Milan, telefona a De Santis e gli dice: «Non ammonire Kakà e Nesta, perchè sono diffidati e domenica dovremmo giocare con la Juventus a Milano»”.

Arbitro discutibile

“La partita finì 1-2 e non fu dato dall’arbitro un rigore grosso come una casa per fallo di Pancaro su Pazzini – racconta Moggi -. Si menarono a non finire e non fu ammonito nessuno. I miei giocatori, dopo aver visto in tv la partita, volevano reclamare lo scandaloso arbitraggio. Io feci fare il silenzio stampa e parlai io. Il giorno successivo alla partita, De Santis telefonò direttamente a Meani e gli ha detto: ‘Guarda, è la prima volta, forse, e sono riuscito anche a far fare silenzio stampa alla Juventus’. E Meani gli risponde: ‘Bravo, sei un amico. Lo racconterò al capo’ ovvero a Galliani. Era una partita da ufficio inchieste e retrocessione del Milan. L’arbitro si guardò bene dal telefonare all’ufficio inchieste. Quest’arbitro è stato messo tra quelli vicini alla Triade. Pensate un po’ la differenza tra quello che è la realtà e quello che hanno voluto dimostrare”.

Luciano Moggi MILAN-MALPENSA24