Mafia, diritti e criminalità: Bolzoni dialoga con 300 studenti del Liceo di Legnano

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LEGNANO – Più di 300 studenti di 16 classi del Liceo “Galileo Galilei” di Legnano hanno seguito lunedì scorso, 16 maggio, insieme ai loro docenti, la “lezione” di Attilio Bolzoni (nella foto), una delle firme più autorevoli in tema di mafie e criminalità organizzata. Bolzoni, già corrispondente di Repubblica e oggi collaboratore della testata Domani, ha risposto alle numerose domande degli studenti del triennio (5AC, 5BC, 5BS, 5ES, 5HS, 5FL, 5SP, 4AC, 4AS, 4CS, 4IS, 4DL, 3ES, 3FS, 3AL, 3BL), Un’occasione unica e di prestigio per celebrare le figure di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino che nel 1992 persero tragicamente la vita in due attentati.

Belvedere: «La scuola deve formare uomini liberi»

L’incontro, risultato particolarmente coinvolgente, tra alunni e Bolzoni è stato pensato «per favorire uno sviluppo della coscienza civile contro il fenomeno mafioso, per una riflessione sui propri diritti e doveri di uomini e cittadini, per comprendere soprattutto che la cultura mafiosa induce a scambiare i propri diritti per “favori”: ecco perché tutti noi dobbiamo avere consapevolezza piena di ciò che ci spetta soprattutto in riferimento all’art. 2 della Costituzione che riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo».. Queste le parole introduttive agli studenti rivolte dalla preside, Alessandra Belvedere, che ha aggiunto: «La scuola ha il dovere di garantirvi la formazione e lo sviluppo del pensiero divergente. Uscire da qui come menti pensanti, uomini liberi di agire secondo la vostra coscienza civile. Solo così potrete davvero dare un contributo alla crescita della nostra società».

Incontro “a cuore aperto”

I ragazzi hanno saputo interagire con onestà e lucidità con Bolzoni che, dal canto suo, si è concesso con generosità e disponibilità, manifestando sul tema delle mafie e della criminalità uno spirito appassionato e combattivo. «Un incontro sincero, amaro, profondo e ricco di aneddoti e ricordi personali – ha commentato al termine dell’evento Massimiliano Di Giovanni, moderatore insieme alla vicepreside, Sabrina Torno – con qualche passaggio anche sull’attualità. Lontano dalla retorica e dalla formalità del cerimoniale. Un’occasione per offrire agli studenti una angolazione differente attraverso cui studiare e approfondire i fenomeni criminali».

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