JERAGO CON ORAGO – «La vita non è in quattro quarti. Ci sono alti e bassi, cambi di programma, piacevoli sorprese e dolori incolmabili». È questo il messaggio che Federico Malaman vuole comunicare attraverso “Life”, il suo lavoro solista. Bassista e contrabbassista, ritenuto dalla critica tra i massimi esponenti dello strumento, presenterà l’album domani, venerdì 15 marzo, alle 21 all’Opera Rock. Sul palco del locale di Jerago lo accompagneranno Nicolas Viccaro, alla batteria, Fabio Valdemarin, alla tastiera, e Marco Scipione al sax tenore.
Funk, pop, tango, ninne nanne e fusion
George Benson, Wilson Pickett, Al Jarreau, Solomon Burke, i Blue, Sananda Maitreya (Terence Trent D’Arby), Zucchero, Claudio Baglioni, Mario Biondi, Elio e le Storie Tese, Dirotta su Cuba, Lucio Dalla, Ron, Giorgia, Gianna Nannini, Gianni Morandi, Enrico Ruggeri, Fabio Concato, Renato Zero, Noemi, Paolo Belli sono alcuni dei nomi con cui Federico Malaman ha avuto l’onore di suonare.
Per diverse edizioni arrangiatore e bassista di trasmissioni Rai come “Ballando con le stelle”, “Telethon”, “Torno sabato” e “La sera dei miracoli”, ha così descritto il suo disco solista: «”Life” ha un sottotitolo che è: “is not in 4/4”. Nella musica, infatti, il quattro quarti è il tempo più semplice, lineare. E la vita non è così: ci sono alti e bassi, cambi di programma, piacevoli sorprese e dolori incolmabili».
Per questo motivo i tempi utilizzati sono più articolati, composti e diventano metafora del senso della vita, imprevedibile e meravigliosa nei suoi picchi di gioia e dolore. Le canzoni, intense e autentiche, si snodano attraverso un’elegante combinazione di virtuosismo strumentale e ricerca ritmica. Gli arrangiamenti dell’album fluttuano tra funk, romantiche digressioni pop, tango, ninne nanne e impennate fusion (che omaggiano i giganti di questa tradizione musicale). Un’opera eterogenea, resa però uniforme dalla personalità e dalla scrittura di Malaman.