Crisi easyJet, i sindacati temono licenziamenti a Malpensa, Venezia e Napoli

coronavirus easyjet cassa integrazione

MALPENSA – «Riteniamo prematura qualsiasi decisione di riduzione della flotta di easyJet  come soluzione per mitigare gli effetti di contrazione  del mercato, causati dalla pandemia Covid-19». A dichiararlo Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, riunite stamattina 25 novembre con i vertici italiani della compagnia low cost.

Decisione prematura

La compagnia low cost ha annunciato un notevole ridimensionamento della propria presenza in Italia (gli aerei basati sul territorio italiano passeranno da 36 a 27, decurtandone 5 a Venezia, 3 a Napoli e 1 a Malpensa) che porterà inevitabilmente a licenziamenti non appena cesserà il blocco governativo. «Riteniamo una tale decisione quanto mai prematura, che taglierebbe mezzi e professionalità difficilmente recuperabili in una situazione di mercato al momento talmente fluidi da non consentire alcuna previsione di medio periodo, tanto più che in Italia disponiamo di validi strumenti di sostegno al settore, sui quali stiamo già lavorando per migliorarli ed estenderli al 2021», dichiarano i sindacati.

Danni irreversibili

Pertanto Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti si dicono disponibili a proseguire un confronto finalizzato a presidiare il mercato, e non certo a tagliarlo strutturalmente. Malpensa è soltanto sfiorata dalla crisi e rimane centrale nel progetto di easyJet in Sud Europa, ma le altre due basi italiani vengono pesantemente ridimensionate. «Per noi è prioritario, in questo momento così difficile per tutti, impedire ulteriori danni irreversibili alla compagnia e alla sua occupazione, ricorrendo alla proroga degli ammortizzatori sociali conservativi per traghettare l’azienda e tutti i suoi lavoratori fino alla ripresa del traffico».

easyJet toglie 9 aerei dall’Italia. Malpensa sfiorata dalla crisi della compagnia

malpensa easyjet licenziamenti sindacati – MALPENSA24