MALPENSA – Non si può certo dire che sia bello, ma è molto molto raro. Di recente la Bird Control Unit di Malpensa ha avvistato a Malpensa un esemplare di Ibis eremita, una specie considerata in via di estinzione a causa del bracconaggio selvaggio (foto di repertorio).
Il Bird Strike
La Bird Control Unit è l’unità di controllo della fauna selvatica sul sedime aeroportuale, fondamentale per la sicurezza di tutti, volatili compresi. In contatto con la sala operativa ispeziona il piazzale e le piste per controllare che non ci sia aviofauna. Nel caso fosse presente, la allontana, prevenendo in questo modo possibili Bird strike, ovvero l’impatto tra un aeromobile e un volatile. Questo genere di incidenti causa spesso gravi danni, per questo va evitato. Divenne noto con il film (basato su una storia vera) di Clint Eastwood “Sully” con protagonista Tom Hanks, pilota autore di un miracoloso atterraggio di emergenza nell’Hudson. Purtroppo il “bird strike” accade di frequente anche lontano dal grande schermo. L’ultima volta a Malpensa il primo ottobre del 2019.
I volatili a Malpensa
Tra i vari volatili presenti a Malpensa ce ne sono alcuni molto rari. L’Ibis eremita è uno di questi. E’una specie a forte rischio d’estinzione: oltre al bracconaggio, le cause sono il disturbo delle rotte migratorie e delle colonie riproduttive, a causa dell’eccessiva antropizzazione e della distruzione degli habitat. Allo stato selvatico ci sono solo un paio di colonie isolate, in Marocco e in Siria. Il piazzale dello scalo varesino è molto più spesso abitato dalla cornacchia grigia, volatile molto comune in tutta l’area del Parco del Ticino.
La Bird Control Unit
Per allontanare gli animali la Bcu utilizza le registrazioni dei versi che fanno quando sono spaventati o quelli dei loro predatori. Per esempio quello dell’astore. Lo fanno usando gli altoparlanti montati sull’auto di servizio, con pistole caricate a salve e con i cannoni rumorosi sparsi nell’area di sedime.
«Nessun animale viene maltrattato», sottolineano da Malpensa. «L’aeroporto è inserito in un vero e proprio ecosistema in cui convivono più entità. Siamo impegnato a tutelare i nostri passeggeri quanto le specie animali che vivono attorno al nostro scalo».
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