OJM, Mario Oioli: “Ancora non sappiamo quando torneremo in palestra”

Mario Oioli Openjobmetis Varese
Mario Oioli. d.s. della Openjobmetis Varese

VARESE – Al termine di una giornata estenuante tra esito dei tamponi Covid, riunione di Lega ed entrate/uscite di mercato, il Direttore Sportivo della Openjobmetis Mario Oioli ha ancora un briciolo di tempo da dedicare ai nostri microfoni. A dimostrazione della sua grande passione ai colori biancorossi. “Sì, sono davvero giornate infinite: la priorità è prima di tutto la salute del gruppo squadra, poi c’è tutto il resto, anche se sono ogni cosa è importante” ammette.

La situazione Covid nel gruppo-squadra

Fortunatamente i tamponi sono negativi. La ATS ci ha però detto di aspettare ancora prima di riprendere l’attività agonistica, quindi domani (mercoledì) i ragazzi non saranno ancora in palestra. E’ una situazione difficile e che va monitorata giorno dopo giorno. Purtroppo non siamo gli unici, in questi due anni abbiamo dovuto abituarci ad affrontare situazioni imponderabili. Quanti allenamenti faremo prima della partita con la Fortitudo Bologna? E chi lo sa…

Il mercato aperto in entrata

Il restyling della squadra è in atto. Oggi abbiamo annunciato Siim-Sander Vene, poi la società farà i passi che le mancano, sempre guardando alla sostenibilità. Non possiamo fare follie dal punto di vista economico, altrimenti il rischio sarebbe ben più grosso rispetto a quello del campo. Gli addetti ai lavori conoscono le nostre necessità (“visti” compresi) e la società si sta districando tra giocatori offerti e possibilità. Noi acquisiamo le informazioni e le valutiamo, naturalmente in un quadro di caratteristiche tecniche compatibili. Ci mancano un pivot e un esterno, ma non prenderemo giocatori tanto per prenderli, perché poi sarà fondamentale assemblarli con quelli che già ci sono per creare in poco tempo una squadra competitiva.

La salvezza: un obiettivo ancora possibile?

Certo che io ci credo, è fondamentalissimo! Tutte le prossime partite sono importanti: noi dobbiamo andare in campo per dare il meglio e sono sicuro che così sarà. La considerazione da fare è che mancano ancora tanti match. Io sono qui da 23 anni e ogni giorno sento dire che la prossima sarà “la partita della vita”. Domenica contro la Fortitudo sarà sicuramente importante, ma dobbiamo anche guardare oltre. Gli interventi sul mercato vanno fatti con raziocinio e con criterio.

L’urlo di dolore delle società di serie A

Ogni società vive una realtà locale completamente diversa. Tutti siamo però in estrema sofferenza e ci sentiamo poco tutelati. Il presidente di LBA Umberto Gandini è stato bravissimo a mettere sotto i riflettori le nostre esigenze quando è stata abbassata la capienza degli impianti in modo repentino. Sulla richiesta di ristori, purtroppo, le società non hanno ancora visto assolutamente niente. Noi rientriamo nel comparto sportivo professionistico insieme al calcio, ma è un dato di fatto che siamo i cugini poveri. Il calcio, si sa, può almeno contare sui diritti tv, un livello inimmaginabile per il basket. E’ veramente encomiabili chi dimostra ogni anno un attaccamento concreto nei confronti della Pallacanestro Varese (soci, sponsor, consorziati e tifosi), però è importante sottolineare una cosa: il basket di serie A è un giocattolo che, alla fine di ogni anno, ha bisogno di soldi veri per far quadrare i conti. Questa è una grande preoccupazione di tutte le società e nella riunione di Lega il grido di dolore che si è alzato è reale.

OJM fuori dal tunnel del Covid. Il pensiero va alla Fortitudo. E al mercato

Mario Oioli Openjobmetis Varese – MALPENSA24