La Marnate Trasformatori licenzia. In 40 senza lavoro a Natale

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MARNATE – Alle 14 di martedì 17 dicembre i 40 dipendenti della ex Marnate Trasformatori hanno ricevuto dalla direzione il tradizionale pacco natalizio con messaggio di auguri per le prossime festività. Alle 15, la stessa direzione, ha annunciato la cessazione dell’attività dell’azienda con avvio delle procedure di licenziamento degli stessi 40 lavoratori. Che di fatto oggi non hanno più un lavoro.

Il licenziamento dopo i cesti regalo

La vicenda appare quasi surreale non fosse che è terribilmente vero che 40 famiglie passeranno probabilmente il Natale peggiore della loro vita. Stando a indiscrezioni la decisione è arrivata come un fulmine a ciel sereno. Nessuno, tranne chi l’ha presa, ne era al corrente. L’azienda era stata acquisita circa tre anni fa da una ditta di Vicenza che rientrava in Hps, colosso canadese quotato in borsa, del settore. L’ingresso in un gruppo internazionale tra i dipendenti era stato visto come un’occasione per il futuro. Di fatto, la ex Marnate Trasformatori, non è mai stata una ditta in crisi. Pur subendo, come ogni realtà produttiva, le flessioni imposte dalla crisi ai mercati ha sempre mantenuto numeri più che accettabili. La dirigenza aveva in passato chiesto alcuni periodi di Cassa Integrazione, ma in maniera preventiva. Come in molti fanno per reggere gli urti del mercato in previsione di periodi in cui la produzione potrebbe calare. Si parla di qualche settimana di Cassa che spesso non venivano nemmeno interamente utilizzate.

I lavoratori pronti ad andare avanti

Fiom e Fim, nei mesi, avevano addirittura trattato un passaggio contrattuale migliorativo per i dipendenti. Mercoledì 18 dicembre i rappresentanti sindacali avrebbero anzi dovuto incontrare i vertici della corporate per definire i dettagli del passaggio contrattuale. A 24 ore dall’incontro l’annuncio: in 5 minuti il futuro di 40 famiglie si è sgretolato a pochi giorni dal Natale. Decisione comunicata nella serata del 17 alla borsa canadese con avvio di tutte le procedure per la cessazione dell’attività dalla normativa italiana. I dipendenti, e i sindacati, si sono ovviamente immediatamente mobilitati. Da parte di tutti c’è la volontà di salvare l’azienda, di garantire un futuro a queste 40 famiglie. I dipendenti mercoledì, giovedì e venerdì, nonostante il licenziamento, si sono presentati puntuali al lavoro. La mobilitazione va avanti: venerdì è stato fermato un camion venuto a caricare un trasformatore per la consegna. Dall’azienda, sino a quando la situazione non sarà quanto meno discussa sui competenti tavoli di trattativa, non uscirà più un manufatto. E un incontro tra società e sindacalisti è previsto subito dopo il termine delle festività natalizie. E il 7 gennaio, al termine di quelle che avrebbero dovuto essere vacanze di Natale già calendarizzate e invece sono diventate altro, i lavoratori si presenteranno puntuali in azienda.

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