Masterplan Malpensa, tocca al Castanese: lunedì 11, Comuni da Regione e Sea

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CASTANO PRIMO – La convocazione ufficiale deve ancora arrivare, ma è certo che a breve i Comuni del Castanese torneranno a far valere nelle sedi istituzionali le loro ragioni sul piano di sviluppo dell’area cargo di Malpensa (nella foto, il progetto). L’incontro con Regione Lombardia e Sea sul Masterplan di Malpensa 2035, attualmente all’esame della commissione ministeriale che deve esprimere il proprio parere, si svolgerà lunedì prossimo, 11 aprile.

Nel darne notizia oggi, giovedì 7 aprile, il sindaco di Castano Primo, Giuseppe Pignatiello, ricorda che «sui comuni di Castano, Nosate, Robecchetto con Induno, Turbigo e Vanzaghello insistono tutte le rotte in atterraggio verso l’aeroporto e in particolare di notte anche i decolli del cargo. L’impatto sui nostri comuni, pertanto, non è di secondo piano, anzi».

I 3 punti da far valere

Per i rappresentanti dei 5 comuni sarà l’occasione per illustrare le osservazioni congiunte al Masterplan presentate lo scorso dicembre, che vertono essenzialmente su tre punti: la salvaguardia della brughiera nella sua interezza, «habitat unico del Sud Europa – si legge in un comunicato congiunto dei Comuni di Castano Primo, Nosate, Robecchetto con Induno, Turbigo e Vanzaghello – che se compromesso genererebbe una infrazione comunitaria, e la cui cura era già addirittura parte delle compensazioni Sea previste da Malpensa 2000»; la limitazione almeno dei voli cargo notturni, «a maggior ragione in previsione di un più che raddoppiato traffico merci su Malpensa da qui al 2035 che creerebbe sicuramente delle difficoltà ulteriori ai nostri cittadini»; e il parere negativo all’espansione dell’aeroporto verso sud, e quindi verso questi comuni, al di fuori dell’attuale sedime aeroportuale.

Torna lo spettro della “Terza Pista”

Regione Lombardia, Sea ed Enac hanno appena incontrato in separata sede i sindaci della provincia di Varese. «Dalla stampa – proseguono i 5 Comuni all’unisono – apprendiamo di un documento proposto loro per la condivisione che contempla ancora la costruzione dei capannoni cargo nella brughiera. Qualora si verificasse da qui al 2035 la previsione di espansione del cargo oltre il 100% del volume già attualmente possibile con costruzioni all’interno dell’attuale confine aeroportuale, Sea sosterrebbe la necessità dell’espansione a sud sulla brughiera, argomentando l’impossibilità di costruire i capannoni nell’area attualmente libera a sud-ovest e all’interno dell’aeroporto, citando un vincolo posto da Enav per la eventuale futura costruzione della famosa Terza Pista che in passato ha incontrato una fermissima opposizione del territorio tutto.

«È su queste argomentazioni che i nostri Comuni si presenteranno all’incontro di lunedì con l’unico obiettivo di difendere, come abbiamo sempre fatto, il nostro territorio e i nostri cittadini. Chiederemo inoltre nelle prossime ore un incontro congiunto al Parco del Ticino e a tutti i Comuni del Cuv (cioè quelli della provincia di Varese, nda) poiché riteniamo che si tratti di una questione di territorio da affrontare e attenzionare con l’intervento e le sensibilità di tutti».

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