Albizzate, meno furti ma aumentano le truffe. Ecco come difendersi

ALBIZZATE – Se da un lato sono in calo i furti in appartamento, aumentano esponenzialmente i casi di truffe a danno degli anziani. Perché per i malviventi sono meno rischiose, più redditizie e le condanne – se vengono arrestati – più lievi. E’questo il quadro illustrato oggi, 21 febbraio, nell’ufficio del sindaco Mirko Zorzo dal comandante della stazione dei carabinieri di Albizzate, Andrea Foti. Secondo i militari – che costantemente vengono chiamati dalle vittime ore dopo essere state raggirate e quando ormai è quasi impossibile mettere in atto un’attività di indagine proficua – la prevenzione è l’arma più efficace. Per questo motivo il maresciallo maggiore Foti e il capitano della compagnia di Gallarate Matteo Russo domani (venerdì 22 febbraio, ore 16) incontreranno gli albizzatesi al centro anziani di via Marconi per spiegare loro come evitare di finire nella trappola.

Le truffe più classiche

La faccia pulita, la gentilezza oltre ogni limite, un tesserino di riconoscimento – ovviamente fasullo – o ancora meglio una divisa qualunque sulla quale poter fare affidamento. Sono questi i tratti distintivi del truffatore medio, categoria sicuramente deplorevole ma di certo non priva di fantasia. Per insediare la buona fede degli anziani l’uscio di casa rimane sempre il luogo prediletto, ma non è l’unico. Ne sanno qualcosa tantissime donne tratte in inganno mentre caricavano la spesa in macchina fuori da un supermercato. Avvisandole che erano cadute delle monete a terra le distraggono e poi le sottraggono la borsa appesa sul carrello o appoggiata sul sedile, lasciandole in mezzo alla strada senza le chiavi di casa e della macchina, i documenti, il cellulare e i contanti. La più in voga, spiega Foti, avviene però in casa ed è la truffa dell’acqua contaminata con il mercurio. Sono talmente convincenti che inducono le vittime a radunare tutti i valori in una busta da mettere in frigo per evitare la contaminazione, salvo poi distrarle un attimo e scappare via col bottino. Sono talmente affabili, fa notare il comandante, «che le vittime ci raccontano che hanno persino preparato loro il caffè».

Truffa anziani albizzate

Chiamare il 112

Sapere riconoscere un truffatore è dunque fondamentale, sapere cosa fare quando ce lo si trova sull’uscio di casa altrettanto. Spesso gli anziani rimangono come intontiti, spesso aspettano di contattare i figli in pausa pranzo prima di agire. E’ però troppo tardi. Se si sono impossessati del bancomat, magari lo hanno già svuotato. Se hanno preso i contanti, sono già distanti chilometri. «Bisogna chiamare il 112 immediatamente, le segnalazioni tempestive sono per noi fondamentali», raccomanda Foti.

Truffa anziani albizzate – MALPENSA24