Mercato spostato, ambulanti di Sesto in rivolta. Colombo: «Toni inaccettabili»

SESTO CALENDE – Alta tensione in via Lombardia per la “prima” del mercato settimanale al completo questa mattina, 20 maggio. La Fase 2 del mercato non inizia sotto i migliori auspici: ci sono state contestazioni e proteste nei confronti del sindaco Giovanni Buzzi e del vicesindaco Edoardo Favaron da parte degli ambulanti non alimentaristi, che poi hanno deciso di abbandonare l’area, lamentando la «disorganizzazione» oltre che la location troppo periferica. Qualcuno sarebbe anche andato sopra le righe, prendendo a male parole gli amministratori. «Ci vuole rispetto per un’amministrazione che ha fatto di tutto per fare riaprire il mercato e per dare modo agli ambulanti di lavorare» afferma l’ex sindaco e attuale capogruppo di maggioranza, il consigliere regionale della Lega Marco Colombo, che si schiera in difesa della giunta Buzzi.

Lo spostamento del mercato

La scelta dell’amministrazione è stata di riproporre il mercato settimanale del mercoledì ancora in via Lombardia, zona campo sportivo, dove già era stato “delocalizzato” per i soli ambulanti alimentari all’inizio della “Fase 2”. Una scelta dettata da motivi di sicurezza e dalla necessità di disporre di spazi più ampi per garantire il distanziamento sociale che impongono le norme governative per via dell’emergenza Covid-19. Ma il trasloco forzato da viale Italia, sul lungolago in pieno centro, unito alle difficoltà logistiche dovute all’assenza di banchi segnati, hanno causato la rabbia degli ambulanti, molti dei quali, tra i non alimentaristi, hanno deciso di abbandonare l’area. «Avvisiamo la clientela del mercato di Sesto Calende che, contrariamente da quando riferito dall’amministrazione comunale, oggi non troverete i banchi dei generi vari – il messaggio fatto circolare sui social –
gli operatori dopo essersi recati sul posto ed aver riscontrato la totale disorganizzazione e mancanza delle più basilari norme di sicurezza, dopo un colloquio con il sindaco hanno deciso di non aprire ed abbandonare l’area!
Garantendo così la sicurezza dei clienti e degli operatori stessi. Rimaniamo in attesa di novità per i prossimi mercati».

La difesa di Colombo

«Si sarebbe potuto limitare anche per questa settimana il mercato ai soli banchi alimentari, ma l’amministrazione giustamente ha voluto venire incontro anche agli altri ambulanti che non lavorano da mesi – difende la scelta della giunta l’ex sindaco Marco Colombo – ma è inaccettabile che si usino toni irriconoscenti nei confronti del sindaco e dell’assessore. Non va bene, a Sesto si dialoga, ci vuole rispetto. Qui nessuno vive su Marte, siamo tutte persone che vivono del proprio lavoro e comprendiamo perfettamente i problemi degli ambulanti, ma quella di riaprire il mercato per tutti è una scelta che sostengo, come sostengo il lavoro e l’impegno del sindaco Buzzi e dell’assessore Favaron».

Delocalizzazione definitiva?

L’impressione di molti è che la tensione sia dovuta al timore degli ambulanti che il trasferimento dalla suggestiva location di viale Italia a quella periferica di via Lombardia possa diventare poi definitivo: «Dove sarà il mercato settimanale di Sesto non lo decidono gli ambulanti ma nemmeno il sottoscritto né il sindaco Buzzi, seppur legittimati dal voto popolare a governare la città, ma lo decideranno i cittadini di Sesto, con un referendum o in altre forme – fa sapere Marco Colombo – se dovessi decidere adesso, in base ai riscontri che ho avuto dai cittadini, il mercato rimarrebbe là dov’è oggi, una soluzione apprezzata da molti».

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