Mesenzana, è il giorno più triste. «Giada e Alessio sempre ad un passo dal cuore»

MESENZANA – Per Mesenzana quello di oggi, sabato 2 aprile, è il momento più triste. È una giornata di lutto cittadino per l’ultimo saluto a Giada e Alessio con i funerali nella chiesa parrocchiale e le bandiere a mezz’asta davanti al Municipio (nella foto). Per garantire la massima sicurezza è stato messo in piedi un servizio d’ordine con la presenza di 40 uomini della Protezione civile e volontari dell’Associazione nazionale Carabinieri.

Il giorno più triste

Già un’ora prima dell’inizio del rito, fissato per le 10.30, la gente iniziava a riempire la chiesa situata in cima alle viuzze ciottolate del paese. Il segno della partecipazione di una comunità che ha saputo rispondere in maniera corale e rispettosa ad una tragedia così grande come l’omicidio dei piccoli Giada, 13 anni, e Alessio 7, barbaramente uccisi dal padre Andrea Rossin poco più di una settimana fa, lo scorso 24 marzo, nella loro abitazione in via Pezza. I negozi e le attività del paese sono rimasti chiusi in mattinata, in un giorno che il sindaco Alberto Rossi ha dichiarato di lutto cittadino. «È il giorno più triste», ha detto il primo cittadino.

Le bare bianche

Alle 9.45 l’arrivo delle due bare bianche con fiori gialli, accolte nel silenzio e tra la commozione dei presenti. La chiesa è ormai piena e pronta ad ascoltare le parole del parroco Don Michele Ravizza, con tantissime persone anche all’esterno, dove sono stati posizionati dei gazebo e un altoparlante.

A un passo dal cuore

In apertura del funerale sono stati letti alcuni messaggi per Giada e Alessio. Il primo è stato da parte di una parente, che ha ricordato i due bambini. «Alessio pedalava velocissimo in bicicletta più in fetta che poteva, Giada era una principessa e aveva un carattere perseverante. Era un’adolescente piena di splendore. Possiamo prendere i ricordi e trasformarli in forza, quella forza che serve a mamma Luana e ai nonni. Se il vostro ricordo sarà in tutti noi voi sarete sempre qui, a un passo dal cuore». Quindi il ricordo da parte di una docente. «Ricordo Giada e Alessio sorridenti a scuola insieme ai loro compagni. Voglio abbracciare la mamma a nome dell’intera comunità scolastica». Infine le parole del sindaco Alberto Rossi. «Vogliamo dire a Luana che non è sola e che i suoi figli saranno sempre in maniera indelebile nel nostro cuore. Vorremmo intitolare a Giada e Alessio la parte pubblica antistante l’istituto Zuretti se la famiglia lo vorrà. Giada e Alessio, Mesenzana vi saluta. Fate buon viaggio verso il cielo».

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Una croce che fiorisce

Quindi l’omelia del parroco Don Michele Ravizza. «Ci portiamo dentro da tanti giorni questa domanda: “Perché?” Ma una risposta non c’è. Forse allora deve rimanere in sospeso, perché c’è un’altra domanda a cui possiamo trovare una bozza di risposta ed è “Come faremo ad andare avanti?”. L’attesa di rivedere Giada e Alessio ci dà una speranza. Renderemo questa croce fiorita perché la morte non è l’ultima parola nella vita di Giada e Alessio e nella nostra vita. È una croce che fiorisce. Siamo certi che il futuro come la primavera tornerà a fiorire».

I palloncini e una canzone

All’uscita da chiesa in un sagrato affollato da tantissime persone i feretri sono stati accolti da un lungo applauso e dal lancio di palloncini colorati. Infine il corteo funebre ha raggiunto il vicino cimitero dove all’ingresso c’erano i cavalli della scuola di equitazione che frequentava Giada. All’interno del cimitero le note di “Ovunque sarai” di Irama hanno accompagnato l’ultimo saluto ai due fratellini.

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