MORNAGO – Trentaquattro anni di carriera, undici dischi e la partecipazione a festival come “Tattoo the planet”, “No mercy” e “Gods of metal”. I Necrodeath, storica band del black metal italiano, si esibiranno nella serata di oggi, sabato 2 febbraio, al Madhouse di Mornago per l’ultima data del tour. Ad aprire per loro ci saranno, dalle 21, due gruppi varesini devoti al death: gli Abfall, al confine con il thrash, e gli Sceletus, che ne esplorano invece l’anima più primordiale.
Ispirati da un concerto dei Venom
I Necrodeath, nati a Genova nel 1984 dopo concerto dei Venom a cui assistettero il chitarrista Claudio e il batterista Peso, si sono fatti presto notare nel panorama metal con il demo “The shining pentagram”, e quindi gli album “Into the macabre” e “Fragments of insanity”. Sebbene cambi di formazione e problemi con l’etichetta li abbiano costretti a una lunga pausa, durante la quale Peso ha dato vita ai Sadist, “Mater of all evil” del 1999 ne ha segnato il ritorno in attività. Il 2018 ha salutato l’uscita di “The age of dead Christ”, loro undicesimo disco con ospite AC Wild dei Buldozer. Il concerto a Mornago sarà la trentatreesima e ultima data che concluderà il tour.
Gli Abfall hanno avuto origine nel 2008 grazie all’iniziativa del chitarrista Daniele “Dr. Bobo” Veratti, e del bassista Damiano “Lo Zio” Bertuzzo. La formazione, che vanta all’attivo il demo “Rise of the rotten”, è completata da Marcello Moragorn, cantante, e Emiliano “Wrathlord” Bertossi dei Fury N Grace, batterista il cui ingresso è avvenuto due anni fa. Nell’ultimo lavoro “Load of scum” offrono un metal old school al confine tra thrash e death .
Gli Sceletus trovano il loro fulcro in Iovannis (chitarra) e Maximus (voce/basso), già in band dell’underground estremo lombardo come Necroflesh, Red Constellation e Malanova. Nel loro esordio “Sceletus Mundus” bassa accordatura e lentezza di batteria creano intensità e tensione dando vita a un death metal primordiale cantato in italiano.