CASTELLANZA – Puzza, miasmi, fetore e disagi. La pazienza dei cittadini dei Comuni della Valle Olona, da Marnate a Legnano, sono ormai esasperati ed ecco che proprio lo scorso martedì 21 settembre, 10 abitanti di Olgiate Olona, Castellanza, Legnano si sono incontrati per capire «la causa della violenza fisica e psicologica che subiscono tutti giorni. Abbiamo deciso di agire, basta subire e delegare». Riprende così vita l’assemblea popolare No Elcon.
Istituzioni hanno fallito
«Ora mai abbiamo capito che le istituzioni hanno fallito, non hanno fatto niente per tutelare la nostra salute, nessuno si salva delle giunte che si sono viste elette con nostri voti, ha risolvere questa situazione dal 2011». Per questo da martedì 21 settembre 2021 l’assemblea Popolare No Elcon riprende vita.
Si tratta di un gruppo aperto a chi intende confrontarsi e agire in prima persona contro l’inquinamento chimico, per la bonifica totale del polo chimico ex Montedison e per il risanamento del fiume Olona, per la tutela della propria salute, per la salvaguardia di un territorio già pesantemente devastato dalla presenza industriale.
Le richieste
L’incontro di martedì è stata anche l’occasione per decidere le prossime iniziative da intraprendere. In primis verranno presentate delle richieste di accesso agli atti nei comuni di Marnate, Olgiate e Castellanza. «Vogliamo una relazione dello studio fatto dal Politenico di Milano incaricato nel 2019 a fare un ricerca delle cause dei miasmi. Ma l’obiettivo è anche ottenere gli atti delle conferenze dei servizi dei rinnovi delle deroghe in scadenza dal 2019 ad oggi di scarico in fognature delle aziende Perstop/Chemisol/Lipori/Nts. Infine, vogliamo anche gli atti riguarda le nuove deroghe per aziende di scaricare loro riflussi con quantitativi e codifica e nomi dei prodotti scaricato annualmente in fognature».
Il gruppo vuole anche organizzare un’assemblea pubblica alle inizio ottobre per iniziare un percorso attivo cittadino per liberarsi definitivamente di questa situazione e creare dei supporti editoriali per informare e denunciare i colpevoli e loro complici, con volantinaggio e affissione.