Milano, fragilità e riflessione nelle foto della mostra ‘Youth-L’età dell’innocenza’

bruno amman regione lombardia
Una delle immagini di Kurt Ammann scattata a Barcellona nel 1952

MILANO – Una mostra sottile e profonda che, attraverso la bellezza gentile delle immagini, vuole approfondire l’importanza di un passaggio dell’esistenza a cui si consegna il futuro del mondo. Una riflessione sulla gioventù che auspica una tutela della sua fragilità e invita implicitamente al rispetto che essa merita. E’ tutto questo e anche di più ‘Youth-L’età dell’innocenza’ del fotografo Kurt Ammann, a cura di Biba Giacchetti e con la collaborazione di Fausto Fabiano, che aprirà al pubblico mercoledì 10 novembre e sarà visitabile, gratuitamente, fino al 1 dicembre nello Spazio Eventi di Palazzo Pirelli a Milano.

La rassegna è promossa dal Consolato generale della Svizzera  nel capoluogo lombardo in collaborazione con il Consiglio regionale della Lombardia. Svizzero di Berna, classe 1925, sguardo limpido e tempra di acciaio, Ammann si iscrive a pieno titolo nella corrente elvetica della grande fotografia d’autore che ha esercitato un’influenza mondiale al pari del design e dell’architettura. I suoi mentori, ed amici, sono stati Werner Bishop, Jacob Tuggener, Robert Frank, Renè Burri. Con loro Ammann ha condiviso lo stile netto ed essenziale delle sue immagini, l’eleganza formale, il rigore compositivo che rappresenta la più diretta emanazione della Straight Photography: genesi formale della fotografia di reportage contemporanea.

Il racconto di Kurt Ammann sulla gioventù ha catturato l’interesse delle istituzioni che fanno capo a due Paesi. La Svizzera, che di Kurt Ammann è patria e matrice culturale. Nelle sue immagini appare evidente nei fondali, nei paesaggi, nei racconti delle gite dei boy scout, o dei pastorelli sostenuti dalla Croce Rossa, nei sorrisi dei ragazzi cresciuti in una natura ancora incontaminata. E poi l’Italia, ed in particolare la Lombardia, patria adottiva di Ammann. Da anni vi risiede, con un senso di ospitalità corrisposto al punto che questa prima retrospettiva prende vita proprio negli spazi istituzionali della Regione.

La selezione totalmente inedita dedicata a questa mostra attraversa varie decadi e spazia dalla Svizzera al Giappone, dal Brasile alla Turchia, dall’Italia alla Corea e al Ghana. I bambini ed i ragazzi che la compongono parlano sorprendentemente tutti la medesima lingua, quella dei sentimenti universali, al punto che si è voluto mescolarli in una sequenza priva di uno specifico iter geografico o temporale.

“Ospitando questa mostra, il Consiglio Regionale della Lombardia rende omaggio  alla carriera di un grande fotografo di fama mondiale, ma vuole anche celebrare la vita dei giovani di oggi, colpiti e ‘maltrattati’ dalla pandemia, riaffermando un impegno e un’attenzione speciale nei loro confronti. Davanti a queste opere è impossibile non pensare all’attualità e agli effetti negativi che l’emergenza sanitaria ha avuto sulle generazioni più giovani, che si sono trovate sempre più isolate e hanno   dovuto fare i conti con un mondo virtuale, fatto da video-chiamate e lezioni a distanza e non più incentrato su rapporti veri e relazioni autentiche. L’auspicio è che queste immagini possano essere pertanto di stimolo per un ritorno alla normalità facendo prevalere la gioia dello stare insieme. Senza mai sacrificare il realismo delle situazioni, Ammann ci regala un caleidoscopio poetico degli anni verdi, dove la bellezza delle persone sembra essere il frutto di quella fiducia e speranza che sono i tratti meravigliosi dell’infanzia e della gioventù e che devono contraddistinguere  questa nuova stagione di ripresa e rilancio”, spiega  Alessandro Fermi, presidente del Consiglio lombardo.

“E’ un progetto denso di significati e di ampia lettura, ospitato nella magnifica cornice di Palazzo Pirelli, storico edificio simbolo milanese. La collaborazione fra la Lombardia e la Svizzera si rinnova da tempo nell’assoluta condivisione di radici comuni, ideali e valori che vanno ben al di là della semplice vicinanza geografica. L’esposizione fotografica “Youth” che celebra gli adolescenti, le loro capacità, risorse e virtù, ne è un valido esempio”, gli ha fatto eco Sabrina Dallafior, Console generale di Svizzera a Milano.

Le immagini  – spiegano gli organizzatori – hanno la capacità di sorprendere, come sanno fare i ragazzi di oggi che combattono per il clima con perseveranza. Ed è proprio a loro che l’iniziativa è dedicata: far loro conoscere le immagini di Kurt Ammann, nella certezza che potrebbero riconoscere, nel suo sguardo antico e ancora tanto giovane, la stessa forza e la stessa pulsione che li anima: il vento gentile, talvolta impetuoso, sempre innocente della giovinezza.

Angela Bruno

bruno ammann regione lombardia
Innagine di Kurt Ammann (Berna, 1958)

 

Spazio Eventi Palazzo Pirelli – Via Fabio Filzi 21 Milano

Dal 10 novembre al 1 dicembre – Apertura al pubblico su prenotazione:

dal lunedì a giovedì ore 9.30 -13.30 (ultimo ingresso ore 12.30) e dalle ore 14.30 –

17.30 (ultimo ingresso ore 16.30); venerdì ore 9.30 -13.30 (ultimo ingresso ore 12.30) Informazioni e prenotazioni:

Tel 02/67482777 Email urp@consiglio.regione.lombardia.it

bruno ammann regione lombardia – MALPENSA24