Galparoli (Forza Italia): «Lockdown per i no-vax anche a Varese. Come in Austria»

VARESE – «Facciamo come l’Austria: lockdown per chi non è vaccinato anche in provincia di Varese». La proposta arriva dal responsabile provinciale degli Enti locali di Forza Italia Piero Galparoli, il quale lancia un appello agli amministratori locali. «Auspico che la questione venga affrontata nei prossimi consiglio comunali. Magari con una mozione. Al fine di chiedere al Governo italiano di adottare le restrizioni imposte dal cancelliere Alexander Schallenberg, che hanno portato negli ultimi giorni ad un incremento di vaccinazioni».

Evitare un altro lockdown generale

In Italia al momento i numeri dei contagi sono ancora sotto controllo. Anche se in alcune regione i dati non sono poi così confortanti. «Dobbiamo evitare di subire un’ulteriore serrata generale – dice Galparoli – E’ vero che il sistema economico della nostra provincia fino a questo punto ha retto. Ma non possiamo continuare a sperare nei miracoli dei nostri imprenditori. La situazione, infatti, è davvero delicata anche in considerazione di ciò che sta condizionando il settore produttivo. Vedi gli aumenti dei costi di materie prime ed energia. Se a questi si somma una chiusura sarebbe gli effetto sarebbero devastanti». Tutelare la salute pubblica, ma anche l’economia è l’obiettivo dell’appello dell’esponente forzista: «Se la questione venisse affrontata e sostenuta dai nostri amministratori locali si darebbe un segnale importante al Paese. E’ chiaro che al momento il vaccino è l’unica soluzione per contenere gli effetti devastanti di una pandemia che potrebbe riesplodere. Per questo mi auguro che il tema diventi oggetto di discussione e di decisioni anche a livello territoriale».

Cosa prevedono le nuove restrizioni austriache

In Austria, dopo le nuove restrizioni governative, i no vax non possono entrare e consumare nei ristoranti, nei bar, nelle tipiche pasticcerie. Oltre al divieto di soggiornare in tutte le tipologie delle strutture ricettive, entrare nella “bolla” della movida e in quei luoghi dove vengono erogati servizi per la cura della persona, quali parrucchieri, estetiste, barbieri e centri massaggi.

Stessa regola vale anche per eventi culturali e sportivi con 25 o più persone, nonché sugli impianti di risalita per lo sci. Al ristorante sono ammessi solo coloro che sono stati vaccinati o hanno superato la malattia, ma non oltre i sei mesi. E’ inoltre obbligatorio indossare la mascherina Ffp2 nei negozi, nelle biblioteche, nei musei e sui trasporti pubblici.