Inchiesta camici: al setaccio i cellulari del Governatore Fontana e della moglie

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MILANO – La Guadia di Finanza di Milano ha acquisito ieri, giovedì 24 settembre, i dati del cellulare di Roberta Dini, moglie del presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana. L’acquisizione va agli atti dell’inchiesta sulla fornitura di camici da parte della Dama, azienda in capo al cognato di Fontana, Andrea Dini, da parte della centrale acquisti regionale. Una fornitura da 513mila euro che Fontana ha giustificato parlando di una donazione durante l’emergenza sanitaria. L’inchiesta camici vede Fontana indagato in concorso con il cognato per frode in pubbliche forniture.

L’inchiesta Diasorin

Le Fiamme Gialle hanno eseguito il medesimo provvedimento anche sui cellulari degli assessori regionali Davide Caparini e Raffaele Cattaneo. Mercoledì 23 settembre, invece, nell’ambito dell’inchiesta Diasorin, società sulla quale le toghe milanesi stanno effettuando accertamenti per presunti illeciti che coinvolgono il Pirellone, l’azienda e il Policlinico San Matteo di Pavia nell’assegnazione diretta (senza gara d’appalto) dell’incarico sullo sviluppo dei test sierologici e molecolari diagnostici del Covid, è stata disposta l’acquisizione dei dati del cellulare dello stesso governatore Fontana e dell’assessore al Welfare Giulio Gallera e di altre nove persone. Ne Fontana ne Gallera risultano indagati per il caso Diasorin.

Caso camici, GdF in Regione Lombardia: indagato il cognato di Fontana

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